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Zaccheroni: “Rischio di sospendere veramente alto”

Alberto Zaccheroni è il classico esempio di allenatore “fatto da se”, grazie ad una grande gavetta che lo ha portato al top del campionato italiano allenando Milan, Lazio, Juventus, Udinese e Inter. Il tecnico si racconta a Sky Sport ricordando subito la sua fondamentale esperienza formativa di Udine:
“La mia esperienza più bella è stata all’Udinese. Lì ritrovai attaccanti come Poggi, Bierhoff e Amoroso e ho provato a farli coesistere. Amoroso venne da numero 10, però in Italia era diverso e giocatori come Baggio, Zola e Del Piero giocavano da seconda punta. Andarlo a proporre nell’Udinese era impensabile, anche perché Marcio aveva caratteristiche offensive. L’obiettivo era mettere insieme questi tre giocatori che non potevano allontanarsi dalla porta e l’unico sistema era farli rimanere nella metà campo avversario. Ma se si vuol limitare la loro fase difensiva, bisognava difendere con tutti gli altri e ancora oggi trovo difficile che una squadra possa supportare una cosa del genere”

Zaccheroni si è reso protagonista anche sulla panchina del Giappone vincendo una Coppa d’Asia

Milan, una grandissima esperienza per l’allenatore romagnolo

Zaccheroni giunse ad allenare i rossoneri dopo la fine dell’esperienza di Fabio Capello, vincendo un campionato nella stagione 1998-1999, per poi essere esonerato nel 2001 dopo l’eliminazione dalla Champions League per merito del Deportivo La Coruna: ”ll Milan? Provatevi a mettere nei panni di un calciatore che dopo un decimo e un undicesimo posto con Capello e Sacchi si vede arrivare un allenatore che non ha mai giocato a calcio e viene dalle categorie inferiori. Le possibilità sembravano poche, ma la squadra aveva tanta qualità. Mancava però quantità, tanti giocatori come Boban e Weah erano in fase calante e avrebbero smesso dopo pochi mesi“.

“Rischio sospensione veramente alto”

Infine, non può mancare una considerazione in merito alla tanto discussa ripresa del campionato: “Non so se si riprenderà o meno, vedo che però c’è l’intenzione di far ripartire il movimento. Ci sono aspetti economici importanti e dei criteri di merito per quanto riguarda l’aspetto sportivo. Sarebbe brutto per lo sport lasciare una casella vuota nell’albo d’oro. Poi, come detto, ci sono in ballo degli aspetti economici, quindi è giusto provare a ripartire. Ma credo che il rischio di sospensione sia veramente alto, dovendo decidere oggi. Se aspettiamo qualche settimana, magari ci sono maggiori possibilità di ripartire. Ho voglia di vedere le partite, ma dimentichiamoci di ritrovare lo stesso campionato