L’incidente pauroso tra Johann Zarco e Franco Morbidelli continua a far discutere la MotoGP. L’ultimo capitolo della saga viene dalla Race Direction, che pur in ritardo, decide d’intervenire. Nella giornata di domani, il francese dell’Avintia Racing e il romano del Team Petronas saranno convocati dal collegio dei commissari, per spiegare le loro ragioni.
Non si escludono sanzioni, soprattutto per Zarco. Il francese sta vivendo un momento decisamente difficile in questi giorni. Oltre ad essere finito sulla graticola, infatti, il pilota di Cannes dovrà finire sotto i ferri, per un intervento chirurgico ad uno scafoide rotto. L’intervento è previsto per oggi al Policlinico di Modena.
Zarco a rischio penalità per l’incidente con Morbidelli?
Giovedì 20 agosto, il giorno prima delle prove libere del GP di Stiria, Johann Zarco avrà due appuntamenti importanti. Il primo è quello davanti al dott. Charte, il medico della Dorna, che dovrà dargli il nulla osta per prendere il via alla corsa di domenica. Il secondo sarà di fronte allo Steward Panel, al quale dovrà spiegare le sue manovre che hanno innescato il terribile – ma per fortuna incruento – incidente con Franco Morbidelli.
A comporre il collegio ci sono Bill Cunmbow e Ralph Bonhorst, ma soprattutto il tre volte campione del mondo Freddie Spencer. Lo statunitense, grande protagonista nella 250 e nella 500 negli anni ’80, sarà chiamato assieme ai colleghi a decidere se infliggere o meno una punizione a Johann, reo di aver creato una situazione estremamente pericolosa.
Una sanzione invocata da molti nel paddock. Valentino Rossi, ad esempio, ha dichiarato senza mezzi termini che Zarco ha fatto quella manovra intenzionalmente. Morbidelli, la “vittima” per così dire, lo ha definito “un mezzo assassino” salvo poi scusarsi in privato. Sulla stessa linea di Rossi è Aleix Espargaro, che pur non osando sull’intenzionalità, ha sottolineato come il pilota francese non sia nuovo a manovre al limite. Una tesi, quest’ultima, che trova terreno fertile tra piloti ed ex piloti, come dimostra questo Tweet di Daniel Pedrosa.
Il team Avintia Racing ha respinto fermamente la tesi di manovra intenzionale. In un comunicato stampa, la scuderia spagnola diretta da Ruben Xaus ha sottolineato come i dati della telemetria dimostrino che Zarco abbia frenato in ritardo, e non in anticipo, smentendo ogni ipotesi d’intenzionalità. Il team porterà quegli stessi dati in direzione gara, per dimostrare l’innocenza del proprio pilota.
La federazione francese si schiera al fianco di Zarco
Johann ha però un altro importante alleato nella FFM, la federazione motociclistica francese. In una nota ufficiale, disponibile sul sito, il presidente della federmoto d’oltralpe Jacques Bolle invita la stampa a non puntare il dito contro il proprio connazionale. “Dalla visione delle immagini“, scrive Bolle nella nota, “non è possibile dimostrare che Johann abbia una qualche responsabilità in tale incidente, anzi al contrario. Invito perciò i media ad essere prudenti nella materia. In ogni caso, i commissari della FIM studieranno il caso tra qualche giorno, e ho fiducia nelle loro analisi“.
Dalla parte di Zarco, pur non volendo giustificare le sue manovre, anche Giacomo Agostini. Il 15 volte iridato, interpellato sulla questione dalla Gazzetta dello Sport, ha detto che Johann “non è un criminale“, non condividendo le accuse da parte di altri piloti. Dalla parte di Zarco anche Danilo Petrucci e Michele Pirro, i quali hanno invece puntato il dito contro il Red Bull Ring, pista pericolosa. Ma questa è un’altra storia.