Più che la netta eininfluente vittoria casalinga contro il Verona, in casa rossonerà a far rumore è stata la decisione del suo fuoriclasse, Zlatan Ibrahimovic, che ha annunciato il ritiro dall’attività agonistica. La carriera dell’attaccante svedese si chiude a 41 anni dopo 988 presenze e 573 gol in tutte le competizioni.
ZLATAN IBRAHIMOVIC HA ANNUNCIATO IL RITIRO: IL CONGEDO DELLO SVEDESE
Dopo aver fatto il suo ingresso in campo, su un tappeto rosso allestito per l’occasione, il fuoriclasse rossonero, visibilmente emozionato, ha voluto salutare i suoi tifosi per l’ultima volta: “Non respiro, non va bene. E’ arrivato il momento di dire ciao al calcio, non a voi. Mi avete fatto sentire a casa, sarò milanista per tutta la vita. Quì in questo stadio porto dentro tanti ricordi e tante emozioni. La prima volta che sono arrivato al Milan mi avete dato felicità, la seconda amore. Voglio ringraziare la mia famiglia e tutti quelli vicino a me per la pazienza, poi voglio ringraziare la mia seconda famiglia, i giocatori. Ringrazio il mister e lo staff per la responsabilità, i dirigenti per l’opportunità. E da ultimo, ma non per importanza, voglio ringraziare i tifosi”.
Successivamente, in conferenza stampa, ha spiegato le ragione del suo addio e cosa lo aspetta in futuro: “La società non sapeva della mia decisione sul mio futuro. Da domani sarò un uomo libero. E’ stata una carriera molto lunga e sono orgoglioso di questo. Ora arriva un nuov capitolo della mia vita. La giornata è iniziata con la pioggia, quindi anche Dio era triste. L’emozione è fortiisima, oggi sembravo uno zombie che non parlava e non sherzava. Tre mesi fa ero in panico per l’idea del ritiro, mentre oggi la accetto. Sono comunque un pò triste, ho giocato a calcio per tutta la vita. Grazie al calcio sono diventato uomo. Negli ultimi dieci giorni mi sono detto ‘basta’, devi essere orgoglioso, accettare e finire bene. Purtroppo non potevo essere in campo, ma questo è un ricordo per tutta la vita”.