Alexander Zverev il capriccioso come suo solito quando perde non si risparmia polemiche inutili. Come suo solito non accetta le legnate e inventa scuse. Il tedesco anche questa domenica, dopo la sconfitta con Sinner al Roland Garros è riuscito ad alzare un polverone.
Alexander Zverev il polemico
Ha dichiarato, dopo esser stato preso a “racchettate” da Sinner agli ottavi di finale: “Ho giocato una partita avendo la febbre, tosse e diversi sintomi da coronavirus. Che Il tedesco fosse un bambino capriccioso soprattutto dopo questo tipo di sconfitte lo sapevamo già. Non è nuovo ad atteggiamenti simili. Certo non gli rende onore, e dovrebbe essere multato insieme a tutto il suo team per non aver comunicato tali sintomi.
Alexander Zverev il capriccioso si nasconde dietro un dito
Il ragazzino tedesco non ha contattato nessuna équipe medica. Non lo ha fatto lui e non lo ha fatto il suo allenatore. Il tutto ha fortemente preoccupato l’organizzazione e tutti coloro che hanno avuto contattati con Sascha nei giorni scorsi. Ovviamente se avesse sconfitto Sinner, forse queste polemiche non le avrebbe alzate. La realtà è che il nostro bambino Sinner lo ha preso a “racchettate” dall’inizio alla fine del match. Questo non perchè Zverev il capriccioso aveva la febbre, ma perché Sinner ha tirato così forte che ce ne sarebbero voluti due di Zverev per giocarci contro.
Zverev il capriccioso, viziato, maleducato e irriguardoso, dovrebbe essere fermato per mesi
“Non risponderò alle tue domande dopo quello che hai scritto su di me in questi mesi”, ha detto al giornalista americano Ben Rothenberg del ‘New York Times’ dopo che gli è stato chiesto quando è stata l’ultima volta che è stato testato per il covid-19.
In una dichiarazione, gli organizzatori dell’evento hanno reagito alle parole di Zverev il capriccioso. “Il giocatore è risultato negativo al coronavirus il 29 settembre e non ha informato nessun membro dello staff medico del torneo dei suoi sintomi. Gli è stato consigliato di fare nuove prove questa domenica”, si legge nel messaggio inviato dalla direzione del torneo ai giornalisti.