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20 agosto 2009, il 19”19 di Usain Bolt

È il 20 agosto 2009. Otto atleti stanno aspettando lo sparo dello starter, per involarsi verso il traguardo. Tra di loro c’è anche Usain Bolt, il velocista giamaicano pronto a scrivere una nuova pagina nei libri di storia dell’atletica.

USAIN BOLT – IL PRECEDENTE

Il mondo inizia a conoscere il nome “Usain Bolt”, alle Olimpiadi di Pechino del 2008. Dopo aver vinto la finale dei 100 metri piani, il giamaicano domina anche quella dei 200, a cui si qualifica con il miglior tempo.

Scattando nella corsia 5, Lightning Bolt si porta già in vantaggio all’uscita dalla curva, per poi staccare tutti sul rettilineo finale. Il mondo è impressionato dal mix di potenza e velocità dell’atleta e, soprattutto, dal tempo registrato dal cronometro. Bolt, infatti, conclude la performance in 19”30, stabilendo il nuovo record mondiale nella disciplina.

Questo primato infrange quello precedente, durato 12 anni e stabilito alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 da Michael Johnson.

USAIN BOLT – IL RECORD DOPO IL RECORD

Passa un anno dalle gloriose Olimpiadi di Pechino e Usain Bolt è pronto per una nuova sfida, ai Mondiali di Berlino. Non c’è alcun dubbio sul fatto, che il giamaicano parta da favorito, sia nei 100, sia nei 200 metri piani.

A Berlino, è la sera del 20 agosto 2009. Questa volta, Bolt è in 6a corsia, ma la musica non cambia. Lo starter spara e gli otto velocisti partono. Alla curva il verdetto della gara, però, sembra già scritto e, all’inizio del rettilineo, due divise verde-giallo si staccano dal gruppo. Il primo è molto più distante dagli altri. Con il corpo è sulla pista d’atletica, ma con la mente è già rivolto verso il futuro, che sta per scrivere a pochi metri dal traguardo.

Bolt chiude la gara con un netto distacco sui rivali, trovando anche il tempo di voltarsi e accorgersi che si sta involando tutto solo verso un traguardo storico. All’ultimo passo del giamaicano, prima della linea d’arrivo, il cronometro segna 19”20 e la cosa è già impressionante così. Dopo i vari controlli, però, arriva l’ufficialità; Usain Bolt ferma il cronometro a 19”19.

Un anno esatto, dopo aver stregato il mondo e aver distrutto un record, Bolt fa la stessa cosa e batte il suo precedente primato. Il fulmine della Giamaica si prende, di prepotenza, un posto nella storia delle gare di corsa e dell’atletica. Lightning Bolt stabilisce un tempo che resiste ancora oggi, che forse avremmo potuto vedere battere a Tokyo 2020, o che, forse, resterà imbattibile ancora per parecchi anni.