Il GP di Germania è cominciato con le due sessioni di prove libere del venerdì, con la Suzuki impegnata nel primo lavoro di affinamento della GSX RR. Alex Rins e Joan Mir concludono la prima giornata dell’ottavo GP stagionale con qualche buona notizia, e con qualche altra un po’ meno buona. Riassumiamo la giornata del team campione del mondo.
Come va il venerdì della Suzuki al GP di Germania?
Si comincia, come di consueto, con la FP1. Questo turno non va sottovalutato, in quanto è indispensabile per comprendere dove va indirizzata la messa a punto della moto. Per Alex Rins in particolare questi primi 40 minuti sono importanti, perché deve verificare la tenuta del suo braccio infortunato. Le impressioni generali sono buone: Alex sente dolore, ma è ampiamente tollerabile. Joan Mir prosegue invece secondo la sua tabella di marcia, senza problemi. I due piloti finiscono settimo e nono rispettivamente, al termine di una sessione combattuta: abbiamo ben venti piloti racchiusi in un secondo!
Marquez in vetta nelle FP1, il fenomeno sta tornando?
Nelle FP2, l’atmosfera si fa calda. Letteralmente. La temperatura dell’aria raggiunge i 31 gradi, mentre l’asfalto arriva a quota 55 gradi. In queste condizioni, insolite per questa zona della Germania, i piloti migliorano sorprendentemente i crono della mattinata. Con un ottimo time attack, Rins strappa un ottimo quarto posto, che lo mette virtualmente “in salvo” per la Q2. Non si può dire lo stesso per Joan Mir, che ancora una volta fatica sul giro singolo. Il campione del mondo riesce a compiere due giri buoni, ma non va oltre la sedicesima piazza “Non sono molto contento“, ha detto il maiorchino, “perché il mio feeling con la moto non è buono. Abbiamo il margine per migliorare, e mi sento tranquillo perché so che possiamo fare meglio“. Si conferma la tendenza di una MotoGP “compatta”, con i primi 16 piloti divisi da soli sette decimi. Ora, c’è da pensare alla giornata del sabato, specialmente alle FP3, che decideranno i dieci nomi che si giocheranno la pole direttamente in Q2.
Oliveira riparte da dove ha lasciato: è sua la vetta in FP2
Immagine in evidenza di Suzuki Racing, per gentile concessione