Il mercato piloti della MotoGP, a differenza di quello della Superbike, è destinato a fare faville. Ne sono successe di cose nelle ultime settimane, e altre sono destinate ad accadere, perciò prepariamoci ai botti di fine anno. Perché la “Silly Season” della top class sarà più “Silly” che mai, con colpi ed annunci shock che sono solo questione di tempo. Una prima bomba l’abbiamo già avuta, e sta creando un vero e proprio effetto domino. Facciamo il punto della situazione, in attesa che arrivino gli annunci ufficiali “di peso”.
Superbike: gli ultimi movimenti del mercato piloti
Chi va dove? Il mercato piloti della MotoGP
Il clamoroso addio tra Maverick Vinales e la Yamaha ha scatenato la rivoluzione. Perché adesso si libera l’ambitissimo posto presso il team ufficiale, al fianco di Fabio Quartararo. La logica suggerirebbe la promozione per Franco Morbidelli, ma bisogna vedere se Lin Jarvis ottiene l’ok dai giapponesi e dal Team Petronas, che vorrebbe tenerlo. Ma neanche il “Morbido” sembra così convinto, perché trema al solo pensiero di perdere il suo capotecnico Ramon Forcada. Se Yamaha acconsente al trasferimento del suo attuale staff, OK, altrimenti il romano resta dov’è, con una moto ufficiale che gli spetta per contratto.
In alternativa, i rumors hanno fatto i nomi tra i più disparati: Dani Pedrosa, Andrea Dovizioso, Jonathan Rea. Tra i tre il più probabile è il Dovi, anche se ha 35 anni ed è fermo da una stagione. Il forlivese potrebbe trovare più appetibile un posto da titolare in Yamaha che uno da tester per Aprilia. Dani invece è tirato in ballo per una sua battuta (“Chissà cosa avrei potuto fare in sella ad una M1“, avrebbe detto) che è stata male interpretata da qualche penna. Rea, invece, è stato citato a casaccio: Johnny ha 34 anni, un contratto con Kawasaki per il 2022, e non ci pensa proprio a lasciare la SBK. Cosa che potrebbe fare Garrett Gerloff, attratto sempre più dall’idea Petronas. E che non farà Toprak Razgatliogliu, che ha già firmato per restare tra le derivate di serie.
I destini di Vinales e Rossi
A questo punto, sorge spontanea una domanda: dove andrà Vinales? Il catalano non ha molte opzioni tra le mani. L’amico Aleix Espargaro lo ha invitato in Aprilia, e sembra questa la sua destinazione naturale. Eppure corrono tante voci che vanno nelle direzioni più disparate. Ad esempio, si parla di uno scambio con Alex Rins per un ritorno in Suzuki, lasciando ad Alex la M1. Ma Il numero 42 sembra felice ad Hamamatsu, così come lo è Joan Mir. Sappiamo per certo che Yamaha ha avvicinato Miguel Oliveira, il quale però ha risposto picche. C’è poi il non plus ultra delle suggestioni, ossia Maverick sulla Ducati VR46! Non succederà mai, nemmeno tra un milione di anni.
Espargaro e Vinales: la ricerca della felicità
E non succederà nemmeno che quella moto la guidi il patron Valentino Rossi, con buona pace del principe saudita. Questo perché Valentino ha ormai in mente solo il ritiro. Riassumendo: Petronas lo ha di fatto scaricato, e Yamaha non sembra premere per tenerlo nella rosa. Di posti ufficiali non ce ne sono, quindi la sola opzione è organizzarsi in proprio. Ma Valentino non ha voglia di ricominciare da zero. È solo questione di tempo, prima che il “Dottore” faccia il fatidico annuncio. In casa VR46, escludendo Vinales e Rossi, sulla seconda Ducati c’è scritto il nome di Marco Bezzecchi. E l’Aprilia? Se Maverick dovesse rifiutare, l’opzione più concreta per Massimo Rivola è puntare su un rookie della Moto2. Joe Roberts è un candidato spendibile, ma si è fatto il nome di Tony Arbolino. Anche qui, prepariamoci ad annunci bomba in tempi brevi.
Immagine in evidenza di Yamaha Racing per gentile concessione