Il britannico del Team Sky vince la volata di Kufstein, primo arrivo del Tour of Alps 2019. Battuti Aranburu e Thalmann. Bene Vincenzo Nibali
Tappa 1: Kufstein – Kufstein 144km
La prima tappa del Tour of Alps 2019 se l’aggiudica il giovane talento del Team Sky, Tao Geoghegan Hart, che dopo seguito l’attacco di Vincenzo Nibali, riesce a vincere la volata di Kufstein battendo nettamente Mikel Aranburu e Roland Thalmann
La fuga di giornata parte dopo 4 km ed è composta da Maximilian Kuen della Voralberg, Patrick Gamper della Tirol, Matthias Krizek del Team Felbermayr e Emil Dima della Giotti Victoria. Il quartetto al comando guadagna presto terreno, e al primo passaggio a Kufstein il loro vantaggio è già di 5′
Al primo GPM di giornata, il Mariastein, passa per primo Emil Dima, seguito da Matthias e Gamper, mentre dietro il gruppo, tirato dagli Astana, controlla il tentativo dei 4. Dopo il secondo passaggio a Kufstein l’andatura nel plotone cambia. Sky e Bahrain Merida vanno a dar manforte alla formazione kazaka, e l’accelerazione che ne deriva riduce il distacco dai battistrada sotto i 3′
Sulla terza salita di giornata esplode la corsa. Il drappello degli attaccanti esplode, con Krizek e Dima che allungano in testa, mentre dal gruppo evadono Zimmerman e Schillinger. Ma il forcing dell’Astana permette al plotone di riassorbire tutti i fuggitivi, sia quelli della prima ora, sia i contrattaccanti. Il team Kazako imposta il ritmo per la salita, ma ai 14 dall’arrivo ecco l’attacco di Vincenzo Nibali
Il siciliano riesce a portar via un gruppetto di corridori (i due Sky, Sivakov e Geoghegan Hart, e il Bora Rafael Majka) che guadagna ben presto una ventina di secondi. Ma dietro è ancora l’Astana a lanciare l’inseguimento, e il tentativo di Nibali e degli altri viene stoppato. Il polacco della Bora però lancia l’attacco in discesa, e tenta di beffare il gruppo a 4 km dall’arrivo
La Sky però chiude sul corridore della Bora, e a 1 km dal traguardo il gruppo torna nuovamente compatto. La volata a ranghi ristretti viene vinta da Geoghegan Hart, davanti a Mikel Aranburu e Roland Thalmann