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Lando Norris: Safety Car da serie TV

La Safety Car continua a far discutere la Formula 1, con Lando Norris che si unisce al coro delle critiche. Il pilota della McLaren si è trovato suo malgrado coinvolto nella vicenda, che ha avuto un peso rilevante nell’assegnazione del titolo mondiale. Lando era tra i quattro piloti doppiati che separavano Lewis Hamilton da Max Verstappen, prima della ripartenza. Poi è avvenuta la procedura dello sdoppiaggio, decisa all’ultimo momento dal direttore di gara Michael Masi. E che è stata anche incompleta, dato che altri piloti non hanno potuto tornare a pieni giri. La Mercedes, per questa ragione, ha presentato un reclamo contro la FIA, poi respinto. La battaglia legale potrebbe non finire qui, dato che a Brackley hanno manifestato l’intenzione di appellarsi.


GP Abu Dhabi: la Safety Car della discordia


Cos’ha detto Lando Norris sulla Safety Car?

Tornando a Norris, a Motorsport.com l’inglese ha dato un’opinione tanto forte quanto chiara su ciò che è accaduto in quell’ultimo giro. “Ovviamente è stata una decisione presa per enfatizzare la lotta per il titolo per lo spettacolo televisivo“, ha detto a fine gara. “Non spetta a me decidere se sia stata una decisione corretta o meno. In alcuni casi ti consentono di superare, in altri casi no. Tuttavia ci era stato comunicato che non sarebbe stato consentito il sorpasso e poi, improvvisamente, ci è stato detto l’opposto per disputare una gara di un giro. La cosa mi ha sorpreso“. Opinione interessata quella di Lando, essendo che adotta un motore Mercedes? In verità no, perché la sua versione è condivisa da parecchi piloti. Fernando Alonso, ad esempio, ha criticato le mosse della FIA, parlando di “situazione confusa“. Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo hanno a loro volta espresso perplessità sulla questione. Anche Carlos Sainz è stato critico, nonostante anche lui abbia beneficiato della situazione salendo sul podio. “All’inizio mi era stato detto di che non sarebbe stato consentito superare, poi è stato deciso l’opposto“, ha detto lo spagnolo a Motorsport.com. “È un qualcosa che non mi era mai capitato in precedenza. È stato strano e questa decisione mi è quasi costata il podio ad essere onesti“. Insomma, la gestione dell’ultimo giro ha causato un malcontento diffuso. Questo non sminuisce l’impresa di Max Verstappen, che merita il titolo, ma mette in cattiva luce la condotta della FIA. E soprattutto, getta un’ombra sul futuro di Michael Masi, i cui giorni da Race Director potrebbero essere contati.