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Finale Scudetto, a Venezia gara 1

i veneti battono Sassari dopo una gara tiratissima
la lunga strada che porterà al tricolore
mercoledi gara 2 a Venezia

Si danno battaglia Venezia e Sassari nella gara 1 della Finale Scudetto. La spuntano al fotofinish i padroni di casa che s’impongono per due punti (72-70), interrompendo così la clamorosa striscia vincente di 22 partite dei sardi, 16 delle quali in campionato.

l’ultimo minuto

Difficile trovare una chiave di volta del match, ma, impressionante la freddezza di Stone che, ad un giro d’orologio dal termine, aveva un tabellino che diceva 0 punti con un poco lusinghiero 0/3 al tiro. Ma, sul 68 pari, prende palla dall’arco e trova solo retina, segnando il suo unico canestro che pesa come un macigno sugli ospiti. Successivamente, due liberi di Thomas ed uno di Haynes fissano il punteggio sul 72-70 prima del tiro della disperazione di Spissu che s’infrange sul ferro.

la partita

Ad un primo quarto tutto sommato equilibrato (18-14) con una Venezia che mette in mostra una difesa a tratti asfissiante, risponde Sassari nella secondo periodo che ripaga i lagunari con la stessa moneta, lasciandoli segnare 11 punti soltanto contro i 23 di Sassari. A trascinare i ragazzi di Coach Pozzecco, sia un ispirato McGee, autore al riposo lungo di 11 punti che la sostanza sotto le plance di Cooley, impegnato in un duello tra titani con Vidmar.

Entrambe le squadre pagano l’estremo agonismo con una scarsa percentuale da oltre l’arco, chiudendo il primo tempo con Venezia che tira 2/14 mentre Sassari fa leggermente meglio con un comunque triste 3/11.

Ma la Finale Scudetto non può soffermarsi troppo sulle cifre perchè ciò che conta è il campo ed il suo responso.

Al rientro dopo il riposo lungo, il Taliercio sold-out esplode per l’atteggiamento di un Daye che prima scuote poi trascina i suoi alla rimonta, con 6 punti e tanta energia. I compagni trovano nuovi spazi e sono ben sette i giocatori che vanno a referto, chiudendo il quarto con un 25 a 15 che porta il punteggio sul 54-52, grazie ad un buzzer beater proprio di Daye.

Haynes, sostanza e continuità per tutta la partita
Haynes, protagonista di una splendida partita

Nell’ultimo quarto la stanchezza si fa sentire e non sempre la lucidità la fa da padrone. A farne le spese è soprattutto Sassari che ha 14 possibilità dalla linea della carità segnando in sole 5 occasioni con una percentuale del 35%, lasciando così punti importanti nel computo finale. Per Venezia, fondamentale la prestazione di Haynes che, negli ultimi 10′, segna 9 dei 18 punti di squadra ed un Cerella carico sia in difesa che in attacco.

Pozzecco non ha nulla da rimproverare ai suoi e rimane orgoglioso di loro
Coach Pozzecco è comunque contento e fiducioso
il commento dei Coach

Partita quindi combattuta e giocata sul filo dei nervi, con strappi e parziali sia da una parte che dall’altra e solo degli episodi a deciderne l’esito. A fine partita, Coach Pozzecco, ribadirà la grande fiducia e stima nei confronti dei suoi giocatori che la sconfitta non solo non ha scalfito ma, anzi, ha rinforzato, facendo notare come ci sia voluta una grande Reyer per sconfiggerli. Coach De Raffaele, dal canto suo, preferisce porre l’accento sulla difesa che ha funzionato, dato che ha costretto una squadra come Sassari a soli 70 punti e su come abbia ripagato l’osare con un quintetto con quattro piccoli più Cerella. Fondamentale sarà per loro rimanere umili.

Ora si attende gara 2 della Finale Scudetto, domani alle 20.45, sempre a Venezia.

migliori prestazioni :

Reyer Venezia : Haynes 15pt, Watt 14 (6/10 2PT), Tonut 11, Daye e Bramos 8

Dinamo Sassari : McGee 19pt (5/6 2PT), Thomas 13 (10 rim.), Cooley 12 (11 rim, 4 off.)