Ci sono date destinate a rimanere indelebili nella storia del calcio, e una di queste è certamente il 10 febbraio 1986, quando il noto imprenditore Silvio Berlusconi rileva il Milan dal fallimento per poi portarla nel giro di pochi anni ad essere una delle squadre più vincenti al mondo. Ripercorriamo le tappe della grande epopea rossonera.
10 FEBBRAIO 1986: NASCE IL MILAN DI BERLUSCONI
GLI ESORDI
La prima stagione del neo presidente è di assestamento con Nils Liedhom in panchina, storica bandiera rossonera che verrà esonerato a poche giornate dal termine del campionato per far posto all’allenatore della primavera, Fabio Capello, che centra la qualificazione in Coppa Uefa nello spareggio di Torino contro la Sampdoria.
IL PRIMO SCUDETTO: 15 MAGGIO 1988
Nella stagione successiva, 1987/88, Berlusconi ottiene il suo primo titolo nazionale, ovvero lo scudetto strappato in rimonta al Napoli. Alla guida dei rossoneri c’è Arrigo Sacchi, sconosciuto alla grandi platee, ma capace di offrire un calcio spettacolare ammirato in tutto il Mondo.
22 MAGGIO 1989: IL MILAN TRIONFA IN EUROPA
Dopo l’Italia, Berlusconi vuole conquistare anche l’Europa. Il suo primo trionfo continuerà si materializza il 22 maggio 1989, nella finale di Barcellona, dove lo Steaua Bucarest viene letteralmente demolito grazie alla prova sontuosa del trio di tulipani olandesi: Van Basten, Gullit e Reijjkard.
17 DICEMBRE 1989-9 DICEMBRE1990 : IL MILAN CONQUISTA IL MONDO
La ciliegina sulla torta sono le due Coppe Intercontinentali consecutive vinte a Tokjo nel 1989, contro il Nacional Medellin(1-0), e nel 1990, contro l’Olimpia Asuncion(3-0). Il mondo è ai piedi del Milan.
CAPELLO E IL MILAN DEGLI INVINCIBILI
Esaurito il ciclo con Arrigo Sacchi, il numero uno rossonero si affida a Fabio Capello che, tra lo scetticismo generale, mantiene la straordinaria scia di successi del suo predecessore conquistando quattro scudetti consecutivi e la Coppa Campioni asfaltando il Barcellona per 4-0 nella finale di Atene.
1999: LO SCUDETTO DI ZACCHERONI
Dopo tre anni senza vittorie, il Milan si riprende in fretta centrando il sesto scudetto dell’era Berlusconi, ancora in rimonta, questa volta sulla Lazio con Alberto Zaccheroni in panchina. Il rapporto con il tecnico romagnolo, però, durerà solo tre anni, per lasciare spazio all’ultimo ciclo vincente.
2002-2009: L’ERA ANCELOTTI
Con l’allenatore emiliano, altro storica bandiera rossonera, arriva lo scudetto, e gli ultimi due allori , la Coppa Campioni, vinta nella finale di Atene contro il Liverpool(2-1), e il Mondiale per club contro il Boca Juniors.
GLI ULTIMI ANNI E LA CESSIONE AI CINESI
Dopo l’ultimo scudetto vinto nel 2011 con Allegri in panchina, per Berlusconi arriva l’inevitabile declino e di qui la volontà di cedere la società ad acquirenti esterni. Tutto si concretizza il 13 aprile 2017, quando il Milan viene ceduto all’imprenditore cinese Han Li
Futre: “Nel ’87 non vinsi il pallone d’oro per colpa di Berlusconi”