Con un ultimo colpo di reni Marcel Kittel ha sorpreso tutti, annunciando a soli 31 anni il suo addio al mondo del ciclismo. Il grande velocista tedesco, vero e proprio fuoriclasse degli sprint, ha comunicato la sua decisione sia su Instagram che nel corso di un’intervista rilasciata alla rivista tedesca Spiegel. Il campione, infatti, ha ricordato che di solito il «dolore» caratterizza lo sport per il quale si vive, e a questo punto della sua vita si è reso conto di aver perso le motivazioni giuste per continuare a «torturarmi in bicicletta».
Vero re degli sprinter con ben 14 successi di tappa al Tour de France, 4 al Giro d’Italia e uno alla Vuelta spagnola (solo per citarne alcuni), Kittel ha deciso di dire basta con il mondo delle due ruote, avvisando in prima persona i suoi numerosi tifosi sparsi per il mondo con un lungo post su Instagram. Senza mezzi termini, l’atleta trentunenne ha affermato che la sua carriera da ciclista professionista è terminata. È stata una presa di posizione maturata dopo una lunga riflessione con l’ausilio della famiglia e degli amici più cari.
Proseguendo nelle sue affermazioni, Kittel ha ricordato quanto fatto nei suoi vent’anni di gloriosa carriera, evidenziando che indubbiamente è riuscito ad ottenere dei «successi incredibili», anche se allo stesso tempo ha dovuto impegnarsi duramente anche per uscire dai momenti molto più difficili e complicati della sua vita da atleta.
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Kittel: dall’addio alla Katusha al sorprendente ritiro
Il ritiro di Marcel Kittel, come abbiamo anticipato in precedenza, ha sorpreso un po’ tutti, dagli appassionati di ciclismo agli addetti ai lavori. Nel mese di maggio aveva deciso di lasciare il Team Katusha-Alpecin, spiegando soltanto che aveva preferito andar via per motivi personali. Nonostante ciò, non aveva lasciato trapelare nulla circa un prossimo addio al professionismo, anzi aveva lasciato aperte tutte le porte ad un nuovo futuro e ad un’ulteriore sfida in un’altra squadra.
Nel motivare la sua uscita di scena dal mondo del ciclismo internazionale, il campione tedesco ha ricordato che in tutti questi anni si è sempre impegnato a fondo per imparare e per migliorare costantemente. Proprio grazie a questi principi di fondo è riuscito a diventare uno dei più grandi sprinter del mondo. A un certo punto, però, si è reso conto dell’esistenza di qualcosa di più bello e importante dello sport, ovvero la famiglia.
E così gradualmente in questi ultimi mesi ha cominciato a pensare alla sua vita lontano dalle corse e dalle competizioni agonistiche, cosa che prima non gli era mai successa. Continuando a riflettere su se stesso, Kittel si è chiesto se era disposto a continuare a sacrificarsi per continuare a gareggiare ad alti livelli e ad essere uno dei velocisti più forti del mondo. Ebbene, proprio in questo caso si è risposto che non se la sentiva più di continuare a portare avanti questa vita.
Nelle battute finali delle sue dichiarazioni, l’asso tedesco ha affermato di sentirsi «felice e orgoglioso» di aver avuto la possibilità e l’opportunità di prendere quest’importante decisione sul suo futuro, seguendo le ragioni del cuore e preparandosi ad affrontare altri progetti e a godersi finalmente appieno i suoi figli. E così Marcel Kittel ha salutato per sempre la bicicletta e i suoi tifosi: «Ringrazio tutti e attendo con impazienza il futuro».