Quando sembrava che il Toro avesse ormai perso la partita, i granata alzano la testa e rimontano l’Atalanta. Bonifazi, Berenguer ed Izzo regalano la vittoria al Toro, rispondendo alla super doppietta del bomber colombiano Zapata.
Il Toro rialza immediatamente la testa dopo l’eliminazione in Europa League
Nessuno si sarebbe mai aspettato una prestazione simile da parte del Toro. Dopo la rimonta dell’Atalanta, avvenuta per merito di Zapata, che aveva ribaltato il risultato a favore della Dea, dopo l’incornata di Bonifazi, tutti credevano che gli uomini di Mazzarri fossero ormai morti e sepolti, date le fatiche del giovedì di Coppa. Invece il Toro si è mostrato indomito e ha tirato fuori una prestazione super, controrimontando il risultato negativo di 2-1 e resistendo poi alla forza dell’Atalanta. Per la squadra di Mazzarri, questa di stasera al Tardini, è una vittoria ben augurante, che lancia il Toro a disputare una stagione da sicura protagonista.
I problemi difensivi dell’Atalanta
Se le amichevoli estive avevano fatto suonare il campanello d’allarme alla difesa dell’Atalanta, troppe le reti subite nelle amichevoli contro lo Swansea, il Norwich e il Getafe, queste due giornate di Campionato, hanno confermato le difficoltà della retroguardia della squadra allenata da Gasperini. In fase offensiva la squadra a tratti è devastante, ma dietro mostra tutte le sue fragilità. Stasera, l’Atalanta, ha perso la gara, quando non è riuscita a difendere il risultato, dopo il vantaggio di Duvan Zapata, neanche per un paio di minuti. Lì è subentrata forse un po’ di frustrazione per i nerazzurri e la squadra si è sfilacciata lasciando l’iniziativa ai granata, che a parte una super parata di Sirigu, sul finire dei novanta minuti, non ha patito gli attacchi orobici. Cinque reti subite in due partite di Campionato, per di più partendo sempre da uno svantaggio, devono essere un monito per Gasperini, che dovrà preparare anche una Champions League, in cui la sua squadra potrebbe anche non sfigurare, essendo finita in un girone tutto sommato abbordabile con Shakhtar Donetsk e Dinamo Zagabria.
Le partita del Toro e dell’Atalanta
Mazzarri, a parte Zaza infortunato, conferma gli undici di partenza di Wolverhampton. I giocatori non tradiscono la sua fiducia e lo ripagano con una prestazione ultra generosa. In vantaggio, poi in svantaggio, i granata non si perdono mai d’animo e portano in porto una gara su cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo, dopo il ribaltone di Zapata. Berenguer, grazie allo scambio con Meité, segna un gol straordinario e poi Izzo si conferma un vero e proprio bomber di scorta, sfruttando i calci da fermo. A questa squadra non mancherebbe molto, per diventare una protagonista del Campionato di Serie A, come è stata lo scorso anno l’Atalanta. Una seconda punta di grande movimento sarebbe all’uopo per questa squadra che offre il suo meglio nelle ripartenze.
Gasperini, a sorpresa, mette in campo Pasalic al posto di Freuler, ma la manovra di costruzione dei bergamaschi non ne giova e patisce il gioco fisico del Toro, che con Meité e Rincon, arpiona un sacco di palloni in mezzo al campo. L’entrata nel secondo tempo di Muriel non sortisce gli stessi effetti di Ferrara e così la Dea incassa questa sconfitta, che deve suonare come un monito, perché la squadra ha bisogno di essere più quadrata per evitare di giocare con schizofrenia le proprie gare.
Il tabellino di Atalanta-Torino 2-3
Marcatori: Bonifazi (24′), Zapata (38′, 54′), Berenguer (57′), Izzo (66′).
Ammoniti: Berenguer (21′), Hateboer (65′), De Roon (76′).
Atalanta (3-4-1-2): Gollini 6; Toloi 5, Djimsiti 5,5, Masiello 5; Hateboer 6, De Roon 6, Pasalic 6 (st. 18′ Muriel 5,5), Gosens 5,5 (st. 35′ Arana s.v.); Gomez 5,5 (st. 22′ Malinovskyi 5,5); Ilicic 6, Zapata 7. A disposizione: Rossi, Sportiello, Palomino, Freuler, Guilherme, Ibanez, Barrow. Allenatore: Giampiero Gasperini 5,5.
Torino (3-5-1-1): Sirigu 7,5; Izzo 7, Djidji 6, Bonifazi 6; De Silvestri 5,5; Meite 6, Baselli 6 (st. 33′ Lukic s.v.), Rincon 6,5, Aina 6; Berenguer 6,5 (st. 37′ Laxalt s.v.); Belotti 6,5. A disposizione: Rosati, Gemello, Singo, Millico, Parigini, Bremer, Rauti. Allenatore: Walter Mazzarri 7,5.
Arbitro: Doveri di Roma (assistenti Galetto e Fiorito; IV uomo Dionisi, Var Calvarese, Avar Ranghetti) 6,5.