La corsa emiliana raggiunge la 102esima edizione. Partenza dalla fiera di Bologna. Arriva sempre nel capoluogo emiliano sulla salita di San Luca
Giro dell’Emilia 2019 altimetria
Il Giro dell’Emilia 2019, 102esima edizione della corsa, prende il via da Bologna Fiere, sede di partenza e anche d’arrivo (sulla salita di San Luca, già sede d’arrivo della cronometro inaugurale del Giro d’Italia 2019)
Partenza subito molto particolare, con due traguardi volanti posti al km 10 e al km 14, che favoriranno la formazione della fuga. Poco dopo, intorno al km 20, ecco la prima salita di giornata, il Mongardino (2,2 km al 6,6% di pendenza media). Dopo una breve discesa, attraversando Sasso Marconi, i corridori si giocheranno un terzo sprint intermedio, prima di percorrere un lungo tratto in falsopiano
I successivi 26 km saranno in costante ma leggera salita, prima di affrontare il Passo Brasimone, 19 km al 3% di pendenza media, scoglio fondamentale per i velocisti che vorranno giocarsi il Giro dell’Emilia. Allo scollinamento mancheranno al traguardo 106 km, ma la strada non tornerà più a farsi pianeggiante
Dopo un breve tratto in costante discesa (che comprende anche la zona di rifornimento), i corridori percorreranno al km 128 il Valico Ganzole (2,3 km al 6,7% di pendenza media), poi un altro tratto collinare, con nel mezzo il quinto traguardo volante di giornata, infine entreranno nel circuito finale che assegnerà la vittoria
Cinque giri, tra il km 172 e il km 209, con la salita di San Luca che varrà per tre volte i punti GPM. All’ultimo passaggio i 2,1 km (al 9,4% di pendenza media) del San Luca, stabiliranno il vincitore del Giro dell’Emilia 2019
I favoriti
RIGOBERTO URAN: Il colombiano della Education First ha più volte sfiorato in carriera la vittoria del Giro dell’Emilia. Nel 2011 furono il connazionale Betancur e Bauke Mollema a togliergli la vittoria. Nel 2016 ancora un colombiano, Esteban Chaves, festeggiò a Bologna, con Uran terzo alle spalle di Bardet. E nel 2017 la coppia italiana Giovanni Visconti e Vincenzo Nibali, lo relegò ancora una volta sul gradino più basso del podio. Sorte ripetuta anche la scorsa stagione, con il capitano della EF secondo alle spalle di Alessandro De Marchi. Forse il 2019 regalerà ad Uran il primo successo in terra emiliana
ANGEL MADRAZO: Il 31enne di Santander, messosi in mostra all’ultima Vuelta a Espana nella classifica scalatori, non può certo temere le rampe del San Luca. Inoltre, ha già ricavato una buona esperienza al Giro dell’Emilia, con il secondo posto del 2014 (alle spalle di Davide Rebellin) e il terzo posto del 2015 (battuto da Jan Bakelants e Andrea Fedi)
VINCENZO NIBALI: Lo Squalo dello Stretto (nonostante un palmares che pochi nella storia possono mostrare di avere) non ha luna grande tradizione nella classica emiliana. Unico risultato degno di nota è il secondo posto del 2017 alle spalle di Giovanni Visconti, ma quest’anno per il siciliano il Giro dell’Emilia potrebbe essere il giusto trampolino di lancio per un grande finale di stagione, con vista sul vero grande obiettivo dello Squalo: il tris al Giro di Lombardia