La stagione 2020 del ciclismo professionistico è ormai cominciata, con le prime prove e confronti tra i principali protagonisti delle due ruote. In attesa delle Classiche e dei tre Grandi Giri (Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna) gli atleti stanno iniziando a confrontarsi con le prime competizioni mondiali, come ad esempio la Vuelta a San Juan. Tuttavia, ci sono alcuni ciclisti italiani che alla fine dello scorso anno hanno deciso di «appendere la bicicletta al chiodo», di ritirarsi, e che sembrano già finiti nel dimenticatoio.
Per omaggiare le carriere di questi professionisti (alcuni dei quali anche illustri) vediamo dunque chi sono i nostri connazionali che al termine del 2019 hanno annunciato il ritiro dalle gare. Uno dei nomi più altisonanti è certamente quello di Daniele Bennati: il velocista toscano (che nel 2020 compirà 40 anni) è riuscito ad imporsi almeno in una tappa di tutti i principali giri. Inoltre ha avuto la capacità di conquistare la maglia Ciclamino al Giro d’Italia del 2008, mentre nel 2007 è stato proprio lui a tagliare il traguardo per primo alla frazione conclusiva del Tour de France ai Campi Elisi di Parigi.
Nella seconda parte della carriera, avvalendosi dell’esperienza accumulata negli anni, Bennati è stato un ottimo gregario, infatti ha affiancato dei campioni come Nairo Quintana, Alberto Contador e Alejandro Valverde. E tutti hanno sempre apprezzato il suo lavoro.
Atleti italiani che hanno lasciato il ciclismo nel 2019: Roberto Ferrari e Ivan Santaromita
Continuando a menzionare gli atleti del ciclismo italiano che hanno abbandonato l’agonismo alla fine del 2019, troviamo Roberto Ferrari. L’ex corridore, quasi 37enne, si è fatto notare soprattutto per il successo di tappa agguantato al Giro d’Italia 2012 a Montecatini Terme. Ivan Santaromita, invece, ha lasciato a 35 anni dopo aver conquistato in particolare il titolo di campione d’Italia nel 2013. Si tratta del fratello minore di Mauro Antonio Santaromita, anche lui protagonista del mondo delle biciclette tra gli anni Ottanta e Novanta.
Strade sterrate e partenze di notte: il ciclismo guarda al passato per ritrovare lo spettacolo
Moreno Moser (nipote del leggendario Francesco Moser) ha dato il suo addio alle corse su due ruote ad appena 29 anni. E pensare che nel 2012 fece sognare tutti quando, passato professionista da poco, s’impose al Giro di Polonia. E passiamo a Rinaldo Nocentini, che nel 2009 è balzato agli onori della cronaca sportiva per aver indossato per una settimana la maglia gialla del Tour de France. Il 42enne di Montevarchi nella fase conclusiva della sua carriera ha corso per il team portoghese Taviria. Diverso il destino di Massimo Rosa, il quale ha deciso di mettere da parte il ciclismo su strada per tornare all’amata mountain-bike.
Infine, tra gli altri atleti italiani che non vedremo in gruppo a partire da questo 2020, l’elenco si completa con: Simone Sterbini, Matteo Montaguti, Valerio Agnoli, Manuele Mori ed Eugenio Alafaci.