Si sa, con Gattuso si deve rigare dritto. Impegno e tanto allenamento, questo vuole il tecnico dai suoi giocatori. Se questo manca, l’ex Milan sa come farsi rispettare.
Il primo a farne le spese, fu Lozano che la scorsa stagione venne cacciato dalla sessione di allenamento per il poco impegno. Ora, l’ex PSV è uno dei punti fermi del nuovo Napoli di Gennaro Gattuso.
Questa volta è toccato a Mario Rui e Faouzi Ghoulham, entrambi esclusi dalla partita vinta contro il Bologna prima della sosta.
Gattuso contro Rui e Ghoulam: segnali di addio?
Entrambi i giocatori hanno seguito la squadra a Bologna ma hanno assistito alla partita dalla tribuna. Una punizione decisa dall’allenatore con il sostegno della società.
“E’ facile restare a casa e vedere la partita dal divano. Ho scelto io di portarli, per dare una lezione“. Queste le parole del tecnico nel post partita di Bologna-Napoli.
Il tutto però nasce a causa delle richieste di entrambi i difensori durante la rifinitura. Sia Rui e Ghoulam si sono lamentati con il tecnico per lo scarso impiego. Sono gli unici due terzini sinistri in rosa ma Gattuso ha preferito schierare Hysaj nelle ultime partite, scelta che ha sempre premiato l’ex Milan.
Questo atteggiamento ha irritato il tecnico che ha deciso di punire i due terzini. Una punizione dovuta, oltre che alle richieste dei due, anche per il poco impegno dei calciatori durante le sessioni di allenamento.
Un probabile addio quindi non è da escludere, specie per Ghoulam, ormai ai margini del progetto da molto tempo.
“Non me ne frega niente di Jorge”
Ulteriori dettagli forniscono un quadro più chiaro della situazione. Alla richiesta di Ghoulam di giocare al posto di Hysaj, Gattuso avrebbe reagito in maniera poco pacata.
Le urla hanno avvolto Castel Volturno; urla dovute all’atteggiamento dell’algerino, irrispettoso nei confronti dei compagni di squadra: “Non me ne frega niente di Jorge“.
Jorge (Mendes), è il procuratore di Ghoulam e anche dello stesso Gattuso. Parole che simboleggiano di quanto il tecnico sia poco propenso ad ascoltare le lamentele di giocatori e procuratori.
Per Gattuso, il posto in squadra si ottiene solo con il duro lavoro. Sia Rui che Ghoulam dovranno cambiare atteggiamento, altrimenti quella di Bologna sarà solo la prima di molte partite viste dalla tribuna.
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