Con due reti di Chiesa Jr. e una dell’americano Mc Kennie, la Juventus sbanca San Siro (1-3) e riduce potenzialmente il suo distacco dai rossoneri a quattro punti (c’è il recupero con il Napoli). La squadra di Pirlo, inoltre, guadagna tre punti sull’Inter e sul Napoli, che cadono contro Sampdoria (2-1) e Spezia (1-2). Clamorosa è la sconfitta dei partenopei che perdono al Diego Armando Maradona contro la squadra di Italiano ridotta in dieci uomini. Nonostante la sconfitta il Milan rimane in testa alla classifica, ma la Juve ritorna a pieno titolo per la corsa allo scudetto.
Chiesa Jr. si traveste da Ronaldo
Dopo 304 giorni Chiesa Jr. condanna il Diavolo a una sconfitta. L’ex viola è incontenibile, dopo aver colto un palo nei primi minuti di gioco, segna due volte a Donnarumma e infligge la prima sconfitta in Campionato alla squadra di Pioli. Con un Chiesa Jr. spettacolare, la Juve si riprende la scena della massima serie del calcio italiano. La vittoria di ieri sera sul Milan, è la dimostrazione che la Juve è una squadra viva, forse preparata per i grandi eventi. Già a Barcellona contro Messi, l’undici di Pirlo aveva fatto intravedere una determinazione fuori dal comune, andando a cercare una vittoria fuori dall’ordinario (0-3). Ieri, a San Siro, la Juve si è ripetuta e ha vinto!
La formazione di Pirlo sapeva che doveva vincere per non compromettere anzitempo una stagione, che poteva finire sull’orlo di una crisi di risultati. Una sconfitta l’avrebbe portata a tredici punti dal Milan. Un distacco che poteva diventare ostico per essere colmato. Perdere avrebbe significato dare un vantaggio troppo grosso ai suoi avversari, perché i loro rivali avrebbero giocato con minore pressione, sapendo che la Juve era un po’ distante. Invece, ora, tutte sanno che la formazione di Pirlo è lì a fiatare sul collo. Questo alla fine sicuramente logorerà chi sta lì davanti e la Vecchia Signora saprà approfittarne.
Sanchez condanna l’Inter alla sconfitta
Sullo 0-0 il cileno sbaglia un tiro dagli undici metri (10′), a differenza dell’ex Candreva (23′) e l’Inter soccombe a Marassi contro la Sampdoria di Ranieri (2-1). La prova degli uomini di Conte non è stata totalmente negativa, ma l’errore dal dischetto di Sanchez ha condizionato tutta la partita dei nerazzurri. Nella prima parte della gara l’Inter ha dominato la Samp, ma senza il suo uomo migliore, Lukaku, è risultata inconcludente. Nella ripresa, poi, per cercare di recuperare la gara, il belga è entrato in campo, ma era evidente la sua precaria condizione fisica. Conte non è riuscito a far eseguire ai suoi uomini la nona vittoria di fila. Ma nelle prossime due sfide che risulteranno capitali per la sua squadra, tasterà veramente la forza dei suoi uomini.
Domenica, alle 12.30, sarà la volta di affrontare la lanciatissima Roma di Fonseca. Mentre domenica 17 gennaio alle 20.45, sarà la volta di incontrare a San Siro la Juve di Pirlo. L’Inter non può più sbagliare. Già ieri tutto il popolo nerazzurro si aspettava il sorpasso sui cugini rossoneri e non è arrivato. Adesso tutti si aspettano che la squadra di Conte possa riprendere la marcia in Campionato, per andare alla conquista di quel titolo che tutti credono alla sua portata. Tra tutte, ricordiamo, che l’Inter, in primavera, non dovrà disputare alcuna partita di coppa europea e di questo vantaggio dovrebbe giovarsene.
Roma forte con le deboli
Domenica a pranzo Roma-Inter promette scintille. Se la squadra di Fonseca dovesse mai battere quella di Conte, si troverebbe appaiata con i nerazzurri al secondo posto. I capitolini sono partiti un po’ in sordina. Ma, finora, sul campo, in pochi sono riusciti a fargli la pelle. Certo, che quando qualcuno è riuscita a fargliela, gliela fatta per bene. Il Napoli gliene ha date quattro (4-0), lo stesso l’Atalanta (4-1). Questo fa un po’ dubitare sulla reale forza della formazione di Fonseca, ma la rosa al completo è tutt’altro che di bassa statura. È una formazione forse un po’ giovane, ma ricca di talento. Ieri il giovane ex madridista Borja Mayoral ha frantumato da solo il Crotone. Ma con tutto il rispetto per la compagine di Stroppa, non può essere considerato un importante test di maturità.
Se guardiamo i risultati di questo anno, i giallorossi hanno vinto tutte le partite con le squadre di medio basso rango, ma non hanno vinto una sfida con una delle prime nove della classifica: Milan (2-2), Juventus (2-2), Sassuolo (0-0), Napoli (0-4), Atalanta (1-4). Adesso nelle prossime due giornate la Roma di Fonseca darà il suo esame di maturità, incontrando Inter e Lazio. Da queste due sfide uscirà fuori il reale valore della squadra capitolina.
È tornata l’Atalanta del Gasp
Da quando sono terminate le Coppe, questo è l’andamento della squadra di Gasperini in Campionato. XI° giornata: Atalanta-Fiorentina 3-0. XII° giornata: Juve-Atalanta 1-1. XIII° giornata: Atalanta-Roma 4-1. XIV° giornata: Bologna-Atalanta 2-2. XV° giornata: Atalanta-Sassuolo 5-1. XVI° giornata: Atalanta-Parma 3-0.
Sei partite: quattordici punti. Quattro vittorie, due pareggi e nessuna sconfitta. Diciotto gol realizzati e solo cinque subiti. Tra l’altro il pareggio con il Bologna è una vittoria sfumata, perché la formazione del Gasp, si trovava in vantaggio per due reti a zero fino al 28′ della ripresa. Se poi consideriamo che quasi tutte queste sfide sono state giocate senza l’apporto del Papu Gomez, prendono ancora più valore i risultati della Dea. Nonostante la formazione orobica sia al momento più indietro, in classifica, rispetto a Roma, Napoli, Sassuolo, vediamo ancora l’Atalanta come la maggiore candidata a conquistarsi il quarto ultimo posto disponibile per la Champions. Sì, sembra davvero difficile pensare che una tra Milan, Juve e Inter, possa fallire l’obiettivo qualificazione per la massima competizione continentale.