I riflettori del Losail International Circuit danno il via alla stagione 2021 della MotoGP, con il test preliminare o shakedown. E’ la giornata dei test rider, i collaudatori delle case ufficiali. Ci sono tutti o quasi, con l’eccezione dell’Aprilia, che schiera i titolari grazie alle concessioni. In pista anche i debuttanti, che quest’anno promettono molto bene. Al termine della lunga sessione, vi raccontiamo il resoconto di questo “assaggio” di MotoGP. A cominciare dagli attori protagonisti.
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Test Losail, chi ha preso parte allo Shakedown?
Lo shakedown è riservato ai collaudatori, ma date le circostanze esterne, e la riduzione delle sessioni di prove a disposizione, si è deciso di aprirlo anche agli esordienti. Jorge Martin, Enea Bastianini e Luca Marini hanno così potuto mettere le mani sui loro cavalli da battaglia, dopo aver passato l’inverno ad allenarsi con moto stradali. Martin ha guidato per la prima volta la Ducati del Pramac Racing, così come il “Maro”ha fatto conoscenza della Desmosedici “vecchia” di Avintia Racing griffata VR46. La stessa moto che ha provato Enea Bastianini, con un piccolo brivido. Il riminese ha rischiato di saltare la giornata di test per una falsa positività. Fortunatamente, i due tamponi a cui si è sottoposto dopo sono risultati negativi, per cui via libera per il campione uscente della Moto2.
Tornando ai collaudatori, tutti rispondono all’appello. Stefan Bradl rappresenta la Honda, così come Michele Pirro fa il suo dovere per Ducati. Suzuki schiera entrambi i suoi tester, Sylvain Guintoli e Takuya Tsuda. Cal Cruthlow inizia la sua nuova avventura da tester Yamaha, sotto lo sguardo attento di mezzo paddock. Dani Pedrosa è l’unico membro del test team KTM, essendo che Mika Kallio si è rotto una gamba in allenamento. Aprilia, infine, sfrutta le concessioni e schiera i titolari. O meglio, schiera il solo Lorenzo Savadori, con Aleix Espargaro che rimane dentro il box.
La cronaca della giornata
Lo shakedown non si è svolto nelle condizioni migliori: tira un vento forte, e le temperature sono piuttosto basse. I piloti hanno lamentato la mancanza di grip, ed i tempi sul giro sono rimasti ben lontani dai riferimenti del 2020.
I rookies hanno impressionato bene, riducendo fin da subito il gap dai più esperti. A comandare la mini classifica virtuale è stato Enea Bastianini, quarto assoluto con 1’58″051. Il “Bestia” ha preso oltre un secondo dal primo, Stefan Bradl, ma se consideriamo che è la sua prima volta assoluta su una MotoGP…Enea ha rifilato ben 8 decimi a Jorge Martin, a lungo il migliore dei debuttanti prima di essere scavalcato dal “Bestia”. Per lo spagnolo c’è stata anche una scivolata, fortunatamente senza conseguenze. Problemi di elettronica per Luca Marini, il quale ha però potuto siglare l’ottavo tempo assoluto, davanti a Martin ed a soli tre decimi da Bastianini. Un decimo davanti Luca si è messo Lorenzo Savadori, che aveva già girato a Losail con la Superbike.
Bradl, dicevamo ha comandato la classifica generale, con 1’55″614. Il tedesco ha rifilato più di un secondo a Crutchlow, e quasi due e mezzo a Michele Pirro. In nona posizione, a tre secondi netti dalla vetta, si è piazzato Guintoli, mentre il fanalino di coda tra i collaudatori è spettato al suo collega Tsuda, più lento di Bradl di quasi sei secondi. Davanti al giapponese si è messo Pedrosa, a 3.7 secondi di distanza con la sua KTM.