Colpo grosso dei portoghesi, la squadra di Schmidt ribalta il vantaggio iniziale di Milik e porta a casa tre punti importantissimi per la corsa agli ottavi. Ahy Juventus, ora la qualificazione è quasi impossibile. Allegri rischia la panchina?
Quali sono state le scelte dei tecnici?
Allegri cambia e sceglie il 3-5-2 per rilanciare la Juventus in Europa. C’è ancora Perin tra i pali, con Bremer, Bonucci e Danilo scudieri dell’ex Genoa. Sulle corsie esterne ci sono Kostic e Cuadrado. Per il tridente di centrocampo la scelta ricade su Miretti, Paredes e McKennie. Milik e Vlahovic come riferimento offensivi.
Schmidt propone il classico 4-2-3-1 con Vlachodimos in porta. Otamendi e Silva perni centrali della difesa, fiancheggiati da Grimaldo e Bah. Diga di centrocampo che vede all’opera Fernandez e Florentino. Neres, Rafa Silva e Joao Mario si sistemano sulla trequarti. Infine c’è Gonçalo Ramos in avanti.
Arbitra il direttore di gara Zwayer, si gioca all’Allianz Stadium di Torino.
Vantaggio bianconero, il Benfica ribalta. Ahy Juventus, gli ottavi si allontanano
La Juventus parte molto bene e trova l’immediato vantaggio dopo quattro minuti di gioco. Paredes pennella in mezzo su calcio di punizione, con Milik che accarezza la sfera. Gol del vantaggio e i bianconeri trovano coraggio. Diverse le situazioni di gioco importanti create dalla truppa di Allegri, la più clamorosa è quella con Kostic. Dopo il ventesimo, come spesso accaduto, i bianconeri perdono verve e favoriscono il ritorno dei portoghesi. Prima Ramos sbaglia un facile tap in al 27′, poi Rafa Silva colpisce un palo al 38′. Al 43′ Miretti sbaglia l’intervento in area di rigore e il direttore di gara assegna il penalty dopo la revisione al monitor. Joao Mario è glaciale.
Riparte la ripresa, con i bianconeri che provano ad imporsi. A trovare il gol però sono i portoghesi con Neres. Qui crollano gli uomini di Massimiliano Allegri. La squadra di casa non riesce a ritrovarsi e gli ospiti amministrano. Anzi, a dire il vero il Benfica viene fermato solo da un monumentale Perin e da due interventi di Bonucci. Il palo di Kean è illusorio. Vince il Benfica, per la Juventus è notte fonda.
Commenti sulla gara
Prestazione largamente insufficiente per i bianconeri. Solita squadra senza anima, che si scioglie dopo appena venti minuti di gioco. Non c’è mai stata una vera reazione dopo il vantaggio portoghese, il palo di Kean è stato puramente casuale. La solita assenza di gioco si è manifestata in tutta la sua prepotenza, ma oltre a questo c’è anche un fattore di stanchezza mentale più che fisica. Ora la Juventus dovrà andare a fare punti in Portogallo e col PSG.
Bene il Benfica, squadra che non si è disunita a differenza dei padroni di casa. Brava a recuperare e ad incartare i bianconeri. Per Schmidit sono 12 vittorie su 12 gare giocate, dimostrazione di una squadra con un’impronta di gioco ben riconoscibile.