Non solo Formula 1. Alpine, il marchio sportivo di casa Renault, sarà impegnato anche nel FIA WEC, in collaborazione con il team Signatech. Sui propri profili social la scuderia ha dato agli appassionati l’appuntamento al 16 marzo, cioè martedì prossimo, per la presentazione della A480 e dell’equipaggio che la porterà in pista nel mondiale endurance. Dopo anni in LMP2, la squadra farà il salto di categoria nella Hypercar, adottando però una “vecchia” LMP1. L’obiettivo è quello di fare esperienza, in attesa di un futuro che, magari, potrebbe avere delle simbiosi con il programma Formula 1.
Quali sono i dettagli del programma Alpine e Signatech?
Dopo anni di LMP2, con alcuni successi, Alpine e Signatech hanno deciso di fare il grande passo nella classe maggiore. Al momento si tratterebbe solo di portare in pista una LMP1, usufruendo dei Balance of Performance che le permetterebbe perlomeno di avvicinarsi ad una Hypercar vera come la Toyota. Dal punto di vista prettamente tecnico, Alpine ha rilevato il materiale della Rebellion, il cui reparto corse è stato dismesso alla fine del 2019. La vettura, denominata A480, è una Oreca equipaggiata con un V8 aspirato Gibson (ex Zytek). In futuro ci potrebbero essere sinergie con il team di Formula 1, che magari potrebbero far maturare il progetto in una Hypercar completa. In fondo, la tecnologia della massima formula ha un potenziale per essere applicabile alla nuova categoria dell’endurance.
Sul fronte piloti, sono confermati i conduttori già all’opera lo scorso anno. Andrè Negrao, brasiliano, avrà al suo fianco il giovane francese Mathieu Vaxiviere. A completare il trio un altro francese, il veterano Nicolas Lapierre. Il pilota classe 1984 ha dei trascorsi con Toyota dal 2012 al 2014, con sei vittorie assolute all’attivo. Il trio risulta già iscritto alla 24 ore di Le Mans, che quest’anno si disputerà in agosto. Al momento è schierata una sola vettura, ma chissà se ne presenteranno una seconda, magari con Fernando Alonso. Chissà…
Le Mans 2021, ufficiale il rinvio ad agosto
Le Mans 2021: uno sguardo ai magnifici 62