“Ci vorrebbe molto tempo per spiegare l’esperienza sulla panchina del Napoli. Meglio che lasciamo stare, anche perché adesso ho una riunione con gli altri allenatori per stabilire i protocolli per la ripresa”. Esordisce così Carlo Ancelotti, tecnico dell’Everton, nella intervista concessa a Radio Radio. L’esperienza napoletana brucia ancora al pluripremiato allenatore di Reggiolo, esonerato e sosituito dal suo pupillo Gennaro Gattuso.
Poco tempo o mancanza di adattamento? Eppure, i presupposti per una nuova stagione erano stati ben messi in vista dal club di De Laurentiis, che aveva sborsato i milioni giusti per aggiustare una squadra ancora troppo lontana dalla Juventus.
Ma Ancelotti parla anche della Roma e del suo tecnico Fonseca, che ha mostrato cose buonissime al timone della squadra capitolina: “A Roma in vacanza ci vengo spesso. Chi fa questo mestiere ha molto rispetto per i colleghi. L’esperienza ti fa capire che c’è un allenatore molto bravo nella Roma e magari il mio amico Fonseca potrebbe risentirsi, anche se non lo farebbe perché è una persona molto intelligente. Lasciamo lavorare Fonseca che è molto bravo”.
“Eravamo partiti per vincere il Mondiale”
Ancelotti ricorda anche il suo passato con la maglia azzurra nei Mondiali di Italia 90’. Un passato purtroppo triste per tutte le aspettative che erano riposte in una delle nazionali più forti di sempre.
“Avevamo un paese intero che faceva il tifo per noi e devo dire che è stato fatto tutto molto bene. Siamo arrivati alla partita contro l’Argentina in semifinale da imbattuti ma abbiamo perso il calore dell’Olimpico. Al San Paolo, per nostra sfortuna, ci siamo ritrovati contro l’idolo dello stadio”.
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