Oggi 19 Maggio Andrea Pirlo, spegnerà quarantuno candeline.
Quando si parla di Pirlo, si esce fuori dagli schemi e dalle regole del Calcio comune.
La sua Carriera si può definire mitologica o leggendaria, ma mai banale.
Andrea Pirlo è un simbolo dell’eccellenza del Calcio Italiano, amato e rispettato da tutte le tifoserie.
Soprannominato il Maestro e il Metronomo, è considerato uno dei più grandi centrocampisti di sempre e uno dei più forti registi della storia del calcio mondiale.
Campione del mondo nel 2006 e Vice Campione d’Europa nel 2012 con la Nazionale Italiana.
Anche da allenatore siamo sicuri che lascerà il segno, come ha fatto in campo con i suoi gol, delle pennellate d’autore straordinarie.
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La Carriera di Andrea Pirlo
Dopo aver mosso i primi passi nel Flero, squadra del paese dove è cresciuto, e nella Voluntas, è poi entrato nel settore giovanile del Brescia, giocando come mezza punta.
Nella stagione 1994-1995 ha ottenuto la sua prima presenza tra i professionisti.
Quando il 21 maggio 1995, con il Brescia già retrocesso, ha esordito in Serie A sostituendo Marco Schenardi.
Nella partita Reggiana-Brescia (2-0) disputata allo Stadio Giglio, diventando a 16 anni e 2 giorni il più giovane esordiente della squadra lombarda nella massima serie.
La stagione seguente non è mai stato impiegato con la prima squadra, mentre con la formazione Primavera ha vinto il Torneo di Viareggio.
Nella stagione 1996-1997 è entrato a far parte della prima squadra, sotto la guida dell’allenatore Edoardo Reja.
E con 17 presenze e 2 reti ha contribuito alla promozione del Brescia, che ha vinto il campionato di Serie B.
La stagione seguente è stato impiegato con continuità nella massima serie, dove ha realizzato 4 gol in 29 presenze il primo dei quali in Brescia-L.R. Vicenza 4-0 del 19 ottobre 1997.
Quando il giovane centrocampista bresciano ha chiuso le marcature per le “rondinelle”.
A fine stagione il Brescia è nuovamente retrocesso nella categoria cadetta.
Inter, Reggina e ritorno al Brescia
Nel 1998, a 19 anni, è stato ingaggiato dall’Inter, dove ha collezionato 18 presenze in campionato partendo spesso dalla panchina.
In totale nel corso della stagione è stato impiegato in 32 partite, facendo il suo esordio ufficiale nelle coppe europee in occasione di un preliminare di Champions League contro lo Skonto Riga (4-0).
Nel 1999 l’Inter lo ha dato in prestito alla Reggina, club al suo primo campionato di Serie A.
Dove insieme a Roberto Baronio e Mohamed Kallon ha disputato un campionato da protagonista nel quale ha giocato 28 partite, realizzando 6 gol.
L’anno seguente è tornato all’Inter ma, dopo aver trovato poco spazio nelle prima parte della stagione (solo 8 presenze), a gennaio è stato ceduto in prestito al Brescia.
La società nella quale era cresciuto.
L’allenatore Carlo Mazzone ha deciso di arretrare la sua posizione in campo, impiegandolo come regista di centrocampo, per farlo giocare insieme a Roberto Baggio.
Tra i due giocatori si è instaurata un’ottima intesa, e il Brescia ha raggiunto a fine stagione la settima posizione in Serie A.
Di notevole fattura il gol di Baggio in Juventus-Brescia nell’aprile 2001, rete nata proprio dall’assist di Pirlo.
Le Parole di Roberto Baggio su Andrea Pirlo
Baggio dirà di lui:«Andrea ha dimostrato tutto il suo grande talento e il suo valore.
Quando giocavamo insieme tutto dipendeva da lui.
Ha sempre avuto il grande merito di vedere in anticipo quello che poteva succedere all’interno dell’azione.
La sua visione di gioco, quello che sa fare, quello che sa costruire, fanno di lui un fuoriclasse.
Andrea ha qualcosa che non si vede spesso in giro.»
Nel corso della stagione Pirlo ha disputato 10 partite fino ad aprile, quando durante un allenamento si è fratturato il quinto metatarso del piede destro ed è quindi dovuto rimanere fermo fino a giugno.
Andrea Pirlo approda al Milan
Nell’estate 2001 Pirlo viene acquistato dal Milan a titolo definitivo per circa 35 miliardi (nell’ambito della stessa operazione Dražen Brnčić passa ai nerazzurri).
A causa degli infortuni degli incontristi Gennaro Gattuso e Massimo Ambrosini, Pirlo, d’accordo con l’allenatore Carlo Ancelotti, è ritornato a giocare nella stessa posizione che aveva al Brescia, cioè davanti alla difesa.
Il modulo rossonero in questa stagione è stato il 4-3-1-2.
L’esordio in maglia rossonera è avvenuto il 20 settembre 2001 nella partita di Coppa UEFA vinta per 2-0 in casa del BATE Borisov.
Pirlo è partito dalla panchina ed è subentrato nel corso dell’intervallo al compagno di squadra Massimo Donati.
Il 28 febbraio seguente, nei quarti di finale di ritorno di Coppa UEFA contro il Roda JC, Pirlo ha realizzato il quarto tiro di rigore della sua squadra, contribuendo al passaggio del turno del Milan.
Il Primo gol col Milan di Andrea Pirlo
Il 30 marzo 2002 ha realizzato su punizione il suo primo gol in rossonero, in Milan-Parma, contribuendo al 3-1 finale.
Nella stagione 2002-2003 il Milan ha giocato con il modulo “ad albero di Natale” (il 4-3-2-1), in modo tale da far convivere nella stessa formazione giocatori come Seedorf, Rui Costa, Rivaldo e lo stesso Pirlo.
Da questo momento in poi Pirlo è stato schierato come regista davanti alla linea difensiva, affiancato a centrocampo da Seedorf e da Gattuso.
Andrea Pirlo col Milan vince la Champions League
A fine stagione, qualche giorno prima di disputare e vincere la Coppa Italia, ha giocato titolare la finale di Champions League contro la Juventus.
Pirlo è uscito al 71′ e il Milan ha poi battuto la Juve ai rigori dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari e supplementari.
In questa stagione Pirlo ha totalizzato 42 presenze e segnato 9 reti (di cui 8 su calcio di rigore), firmando quello che è ancor oggi il suo record di marcature in una stagione e in Serie A.
Visto che tutte le reti vennero realizzate in campionato.
Da questa stagione in poi, Pirlo, che nel nuovo ruolo è stato definito da Parreira uno “Zico davanti alla difesa”.
Ed è anche diventato un giocatore insostituibile nei piani tattici del Milan e anche un punto fermo della nazionale italiana.
La Stagione 2003-2005 di Andrea Pirlo
All’inizio della stagione 2003-2004 il Milan ha affrontato la Juventus in Supercoppa italiana, perdendo ai tiri di rigore dopo l’1-1 dei supplementari (gol dello stesso Pirlo e di David Trezeguet).
Pirlo ha anche realizzato il primo tiro dal dischetto della serie necessaria per assegnare la vittoria.
Dopo questa sconfitta i rossoneri hanno vinto a Monte Carlo la Supercoppa europea contro il Porto, (futura vincitrice della Champions League 2003-2004).
Mentre hanno perso la finale di Coppa Intercontinentale contro gli argentini del Boca Juniors ai calci di rigore, complici gli errori dello stesso Pirlo, di Seedorf e di Costacurta.
Nei quarti di finale di Champions League contro il Deportivo La Coruña, Pirlo realizza la prima rete stagionale nella competizione, contribuendo al 4-1 del Milan.
Tuttavia, nella gara di ritorno, gli spagnoli hanno ribaltato il risultato ed eliminato i rossoneri dalla competizione.
La clamorosa sconfitta ha suscitato tanti interrogativi.
I dubbi di Andrea Pirlo sul Deportivo
Lo stesso Pirlo, nella sua autobiografia pubblicata nel 2014, ha sollevato forti sospetti riguardo al possibile utilizzo da parte della squadra avversaria di sostanze dopanti:
«Non sono in possesso di prove, per cui la mia non è un’accusa, mai mi permetterei di formularla.
Semplicemente è un pensiero cattivo che mi sono concesso, però per la prima e unica volta nella vita mi è venuto il dubbio che qualcuno sul mio stesso campo potesse essersi dopato».
A fine stagione, conclusa da protagonista con 44 presenze e 8 reti, ha vinto il suo primo scudetto (il 17 della storia rossonera).
Il 21 agosto 2004 i rossoneri battono la Lazio per 3-0 a San Siro grazie a una tripletta di Ševčenko e si aggiudicano la loro quinta Supercoppa di Lega inaugurando così la stagione 2004-2005.
In Champions League, il Milan ha raggiunto la finale contro il Liverpool, perdendo ai tiri di rigore a seguito di un rocambolesco 3-3 nei tempi regolamentari.
Pirlo ha fallito (insieme ai compagni Serginho e Ševčenko) uno dei tiri dal dischetto che hanno condannato i rossoneri alla sconfitta.
Dopo questa dolorosa finale, Pirlo ha pensato addirittura di lasciare il calcio giocato.
Le Parole di Andrea Pirlo dopo la sconfitta
« Ho seriamente pensato di lasciare il calcio perché mi sembrava che non avesse più senso nulla.
Non mi sentivo più un calciatore e nemmeno più un uomo, non avevo neanche il coraggio di guardarmi allo specchio.
Dopo quella partita abbiamo creato una nuova malattia dai molteplici sintomi, nota come “sindrome di Istanbul” e ancora adesso non so bene davvero cosa sia successo quella sera.» (Pirlo racconta la finale di Istanbul nella sua autobiografia “Penso quindi gioco“)
La Stagione 2005-2011
Nella stagione 2005-2006, dopo la sconfitta in semifinale in Champions contro il Barcellona, poi vincitore del trofeo, la squadra rossonera si è classificata terza in campionato.
Dopo essere stata declassata dal secondo posto ottenuto sul campo a seguito dello scandalo Calciopoli.
Pirlo ha concluso la stagione con 5 reti in 49 partite.
Nella stagione successiva Pirlo, dopo il successo al Mondiale 2006 in Germania, si è classificato 9 nel Pallone d’oro 2006, premio vinto dal compagno di squadra Fabio Cannavaro.
Dopo la vittoria in semifinale contro il Manchester United (alla quale Pirlo contribuisce con l’assist per il secondo gol del Milan, firmato da Clarence Seedorf), il Milan tornò in finale di Champions League.
Nuovamente contro il Liverpool, vincendo per 2-1 e ottenendo la rivincita della finale disputata due anni prima.
Le Parole di Filippo Inzaghi su Andrea Pirlo
Pirlo ha propiziato con un calcio di punizione il primo dei due gol di Filippo Inzaghi, che ha descritto così la giocata del compagno:
«Andrea mi ha fatto segnare tanto, ma la punizione per il primo gol di Atene resterà indimenticabile per me: un assist involontario e meraviglioso.» (Filippo Inzaghi sull’assist di Pirlo nella finale di Champions League contro il Liverpool nel 2007 ad Atene)
Nella stagione successiva Pirlo, dopo il successo in Champions League, si è classificato 5 nel Pallone d’oro 2007, vinto dal compagno di squadra Kaká.
Il Milan nel corso dell’annata ha vinto la Supercoppa europea contro il Siviglia e la Coppa del mondo per club contro il Boca Juniors.
Milan: arriva il nuovo Allenatore Leonardo
All’inizio della stagione 2009-2010, dopo l’addio di Carlo Ancelotti e l’arrivo di Leonardo in panchina, Pirlo è stato sul punto di seguire il suo ex allenatore al Chelsea.
Ma il trasferimento è stato bloccato dal presidente del Milan Silvio Berlusconi.
Il 7 maggio 2011, dopo una stagione segnata da diversi infortuni, ha vinto lo scudetto con i rossoneri a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0 contro la Roma.
Il 18 maggio 2011, non essendo più nei piani tattici del tecnico Massimiliano Allegri, ha affermato di non voler rinnovare il contratto con il Milan, lasciando così i rossoneri dopo dieci anni.
Con il Milan Pirlo ha disputato 401 partite ufficiali nelle quali ha segnato 41 gol.
E ha vinto 2 Champions League, una Coppa del mondo per club, due scudetti, due Supercoppe europee, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana.
È inoltre il giocatore che ha disputato più partite in una singola stagione nella storia del Milan: 52 nell’annata 2006-2007.
Andrea Pirlo Approda alla Juventus
Dopo aver indossato per nove stagioni la maglia rossonera, nell’estate del 2011 si accasa a parametro zero alla Juventus.
L’avventura torinese ha costituito una sorta di seconda giovinezza per Pirlo.
Il cui innesto si è rivelato determinante per il ritorno ai vertici del club bianconero dopo i difficili anni post-Calciopoli, e annesso avvio di un nuovo ciclo di vittorie.
Le Parole di Alex Del Piero su Pirlo
«Le prime cose che ho detto a Pirlo? Sono state parole di estrema felicità, la Juve non poteva scegliere giocatore migliore e sono felicissimo.» (Alessandro Del Piero.)
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La Stagione 2011-2013 di Andrea Pirlo
Ha esordito in maglia bianconera l’11 settembre 2011 nella partita di campionato contro il Parma (4-1), gara nella quale ha realizzato gli assist per il primo e il quarto gol della squadra torinese.
Segnati rispettivamente da Lichtsteiner e Marchisio.
Ha segnato il primo gol in maglia bianconera nella partita Juventus-Catania 3-1 del 18 febbraio 2012, sfruttando un calcio di punizione.
L’11 marzo 2012, in occasione della gara della 27 giornata di campionato contro il Genoa, ha disputato la 400 partita in Serie A.
Andrea Pirlo vince lo scudetto con la Juve
Il 6 maggio 2012, col successo sul Cagliari sul campo neutro di Trieste, si è aggiudicato lo scudetto coi bianconeri.
Ha concluso la stagione con 13 assist e 3 reti in campionato.
L’AIC lo ha premiato con il titolo di miglior calciatore assoluto della Serie A 2011-2012.
Sempre in questa stagione si è classificato al quarto posto dell’UEFA Best Player in Europe Award.
2012: Andrea Pirlo vince con la Juventus la Supercoppa
L’11 agosto 2012 ha vinto la sua seconda Supercoppa italiana grazie al risultato di 4-2 sul Napoli.
Alla fine dell’anno solare si classifica 7 al Pallone d’oro FIFA 2012, vinto poi dall’argentino Lionel Messi.
E viene inserito nella Squadra dell’anno UEFA.
Il quotidiano inglese The Guardian lo classifica 8 tra i migliori calciatori dell’anno.
l 5 maggio 2013, grazie alla vittoria casalinga per 1-0 sul Palermo, ha vinto con tre giornate d’anticipo, il terzo scudetto personale di fila.
Conclude la stagione con 5 gol, tutti su calcio di punizione.
Risulta così il miglior tiratore del campionato sotto questo aspetto, a pari merito con Francesco Lodi.
A fine stagione l’azienda Bloomberg lo ha classificato al quinto posto tra i migliori giocatori europei.
La Stagione 2013-2015
Il 18 agosto 2013 ha vinto la sua terza Supercoppa italiana, seconda consecutiva con la maglia della Juventus, a seguito del risultato di 4-0 sulla Lazio.
Nello stesso anno si classifica 10 per il Pallone d’oro FIFA 2013, vinto poi dal portoghese Cristiano Ronaldo.
Il 26 ottobre disputa da titolare Real Madrid-Juventus (2-1), gara valida per i gironi di Champions League 2013-2014.
La Standing Ovation per Andrea Pirlo
Al momento della sua uscita dal campo, al 59 minuto del secondo tempo, tutto il pubblico del Santiago Bernabéu gli tributa una standing ovation.
Così com’era successo ad un altro giocatore bianconero, Alessandro Del Piero.
Ha segnato il suo primo gol in Europa League, e primo gol europeo con la maglia della Juventus, il 20 marzo nella trasferta contro la Fiorentina.
Finita poi 0-1, su calcio di punizione, nella sfida di ritorno degli ottavi di finale.
Il 10 aprile 2014, nel ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Lione ha realizzato il gol che aperto le marcature, sempre su punizione, nella partita conclusasi 2-1.
Anche grazie al suo gol i bianconeri sono approdati in semifinale.
Con questa rete è anche diventato, con sei realizzazioni, il miglior tiratore stagionale su calcio di punizione in Europa.
Il 4 maggio, grazie alla sconfitta della Roma contro il Catania (4-1), vince, con tre giornate di anticipo, il suo quarto scudetto consecutivo, il terzo con la Juventus.
Dopo aver chiuso la stagione con 45 presenze, 6 reti, tutte realizzate su calcio di punizione, e 6 assist all’attivo, è stato inserito nella lista dei 18 migliori giocatori dell’Europa League 2013-2014.
La Stagione 2014-15
All’inizio della stagione 2014-2015, Pirlo ritrova Massimiliano Allegri, diventato il nuovo allenatore della Juventus dopo le dimissioni di Antonio Conte.
Il 2 maggio 2015, con la vittoria della Juventus in casa della Sampdoria (0-1), Pirlo si aggiudica il suo quarto scudetto bianconero e il quinto consecutivo.
Il 19 maggio 2015, in occasione del suo 36 compleanno, Pirlo viene inserito nella classifica dei migliori dieci calciatori con oltre 36 anni stilata da France Football.
Il giorno successivo vince la Coppa Italia battendo in finale la Lazio per 2-1.
Nel corso della partita, con i biancocelesti in avanti per 0-1, Pirlo batte la punizione da cui scaturirà il momentaneo pareggio dei bianconeri.
Il 6 giugno perde per 1-3 la finale di Champions contro il Barcellona.
Alla conclusione della Champions, viene inserito nella squadra ideale dell’edizione 2014-2015.
L’approdo al New York City e l’addio
Il 6 luglio 2015 viene ufficializzato il suo passaggio a titolo gratuito al New York City.
Il giocatore lascia dunque la Serie A con all’attivo 20 stagioni e 493 partite complessive.
Esordisce nella MLS il 26 luglio, entrando al 56′ del match tra New York City e Orlando City, conclusosi 5-3 per i padroni di casa.
A fine stagione, le presenze in campionato saranno 13.
Il 18 giugno 2016, nella vittoria casalinga sui Philadelphia Union, segna su punizione il suo primo (e unico) gol in Major League Soccer.
Pirlo colleziona 32 presenze in regular season e una nei play-off, mettendo a referto anche 11 assist.
I problemi fisici di Andrea Pirlo
La terza stagione in MLS è la più difficile a livello personale, con il giocatore vittima di numerosi problemi fisici che non gli consentono di giocare con continuità (le presenze in regular season saranno solo 15).
Il 5 novembre 2017 disputa la sua ultima partita da professionista subentrando al 90 minuto della gara contro il Columbus Crew, valida per il ritorno della semifinale play-off di Eastern Conference.
Il 27 settembre 2018 ottiene la qualifica UEFA A che abilita all’allenamento di tutte le formazioni giovanili e delle prime squadre fino alla Serie C, e alla posizione di allenatore in seconda in Serie B e Serie A.
Andrea Pirlo in Nazionale
Pirlo ha preso parte con la nazionale Under-21 all’Europeo di categoria del 2000.
Vinto in finale dall’Italia contro la Repubblica Ceca grazie alla sua doppietta e del quale è stato capocannoniere con 3 gol e nominato miglior giocatore.
Nello stesso anno ha preso parte alle Olimpiadi nel 2000 a Sydney, mentre due anni dopo ha disputato il Campionato europeo di calcio Under-21 2002.
Competizione nel quale l’Italia è uscita in semifinale.
Nel 2004, due anni dopo, da fuori quota conquistò il bronzo alle Olimpiadi di Atene.
Con 46 partite giocate (6 da fuori quota) e 16 reti segnate, è il primatista di presenze degli Azzurrini e il secondo miglior marcatore di sempre dietro Alberto Gilardino.
Esordi ed Europeo 2004
l 7 settembre 2002, a 23 anni, esordisce in nazionale maggiore con il CT Giovanni Trapattoni, entrando nella ripresa della partita vinta 2-0 in trasferta contro l’Azerbaigian, valida per le qualificazioni a Euro 2004.
Trapattoni inizia subito ad apprezzare Pirlo, esaltandone la capacità di costruzione e di interdizione.
Al punto tale da ridisegnare i suoi schemi tattici per far giocare più frequentemente il milanista nel centrocampo azzurro.
Il Primo gol di Andrea Pirlo in Nazionale
Il 30 maggio 2004 realizza il suo primo gol in nazionale, segnando su calcio di punizione dopo essere entrato nel secondo tempo dell’amichevole Tunisia-Italia (0-4) disputata a Tunisi.
Pirlo è stato convocato da Trapattoni per l’Europeo 2004 in Portogallo, dove indossa la maglia numero 21, che lo accompagnerà anche nelle competizioni degli anni successivi.
Alla vigilia della competizione, tuttavia, non parte tra i titolari.
E viene impiegato per la prima volta solo nella seconda sfida della fase a gironi, il pareggio per 1-1 contro la Svezia il 18 giugno allo Stadio do Dragão.
Disputa da titolare anche la terza e ultima gara del girone contro la Bulgaria, che malgrado la vittoria per 2-1 sancisce la prematura eliminazione dell’Italia dal torneo.
I Mondiali 2006
Dal 2004 in poi diventa titolare nei piani tattici del nuovo CT Marcello Lippi che lo convoca con continuità.
Il 26 marzo 2005 ha realizzato la sua unica doppietta in maglia azzurra contro la Scozia, gara valida per le qualificazioni mondiali.
Dopo aver disputato gran parte delle partite di qualificazione, è stato inserito dal Lippi tra i convocati per il Mondiale 2006 in Germania.
Esordisce in questa competizione il 16 giugno contro il Ghana, prima gara della fase a gironi, realizzando il primo gol dell’Italia nella competizione mondiale.
Un destro a girare dal vertice sinistro dell’area su azione d’angolo.
Nella seconda sfida del girone contro gli Stati Uniti, ha realizzato su punizione l’assist ad Alberto Gilardino per il momentaneo 0-1 dell’Italia.
La Semifinale e la Finale dei Mondiali 2006
Nella semifinale contro la Germania, ha realizzato l’assist vincente a Fabio Grosso per il momentaneo 0-1 dell’Italia.
E nella finale contro la Francia Pirlo ha servito la palla da calcio d’angolo per il gol di Marco Materazzi dell’1-1.
Ai tiri di rigore finali ha messo a segno il primo della serie.
Terminata con la vittoria dell’Italia, laureatasi Campione del Mondo per la quarta volta nella sua storia.
Durante la manifestazione in Germania si è aggiudicato il Man of the Match assegnato dalla FIFA in tre partite.
Italia-Ghana, Germania-Italia e anche Italia-Francia, finale del torneo.
Pirlo è stato votato terzo miglior giocatore del Mondiale dopo Zinédine Zidane e Fabio Cannavaro.
Europeo 2008, Confederations Cup 2009 e Mondiale 2010
È stato convocato dal CT Roberto Donadoni per la fase finale dell’Europeo 2008 in Austria e Svizzera.
Dove ha disputato tutte e tre le partite del girone iniziale, segnando una rete su calcio di rigore nella gara contro la Francia vinta 2-0 e decisiva per il passaggio del turno.
Ha poi saltato la gara dei quarti di finale contro la Spagna, persa dall’Italia ai rigori, a causa di una squalifica per due ammonizioni ricevute nel corso della fase a gironi.
Nel giugno 2009 ha fatto parte della selezione per la Confederations Cup 2009.
Disputando tutte le tre partite degli azzurri nella manifestazione e realizzando anche un assist per il secondo gol di Rossi contro gli Stati Uniti.
L’Italia è stata eliminata nella fase a gruppi avendo chiuso il girone B alle spalle di Brasile e Stati Uniti.
Pirlo è stato selezionato dal CT Marcello Lippi per il Mondiale 2010 in Sudafrica.
Dove, a causa di un infortunio al polpaccio sinistro, è sceso in campo solo nel secondo tempo dell’ultima partita del girone persa contro la Slovacchia, che sancisce l’eliminazione dell’Italia.
Europeo 2012
Il 3 settembre 2010, in assenza di Gianluigi Buffon, ha indossato per la prima volta dall’inizio la fascia di capitano della nazionale italiana.
Nella gara di qualificazione all’Europeo 2012 vinta 2-1 a Tallinn contro l’Estoni.
Partita nella quale su calcio d’angolo è stato autore dell’assist per il primo gol degli Azzurri segnato da Antonio Cassano.
Nella partita d’esordio della competizione europea, contro la Spagna, ha realizzato l’assist per il temporaneo 1-0 di Antonio Di Natale (risultato finale 1-1).
Il 14 giugno 2012, nella seconda gara dell’Europeo contro la Croazia, ha segnato su punizione il gol del momentaneo 1-0.
La partita è poi terminata col punteggio di 1-1.
Il 24 giugno seguente, nella partita dei quarti di finale contro l’Inghilterra.
Dopo lo 0-0 nei tempi regolamentari e supplementari, tira uno dei 4 rigori decisivi per l’esito della partita.
Piazzando un “cucchiaio” alla sinistra di Joe Hart.
Ha disputato da titolare tutte le 6 partite degli Azzurri nella manifestazione, chiusa al secondo posto dopo la sconfitta in finale per 4-0 contro la Spagna.
In 3 di queste partite è stato nominato man of the match dall’UEFA.
Confederations Cup 2013 e Mondiale 2014
Convocato per la Confederations Cup 2013, nella prima gara contro il Messico del 16 giugno 2013, giocatasi al Maracanã, ha raggiunto le 100 presenze in nazionale.
E ha realizzato su punizione il gol del temporaneo 1-0.
La partita è poi terminata col punteggio di 2-1 per l’Italia.
A causa di una contrattura, Pirlo è costretto a saltare la partita finale del girone contro il Brasile.
È tornato in campo nella semifinale con la Spagna, persa ai tiri di rigore.
Nella prima gara del Mondiale 2014 contro l’Inghilterra (vinta 2-1 dagli Azzurri) ha indossato la fascia di capitano dal primo minuto a causa dell’assenza di Buffon.
È partito titolare anche nelle altre due partite del primo turno contro la Costa Rica e l’Uruguay.
Entrambe perse dall’Italia che ha così concluso al terzo posto nel girone D venendo eliminata.
Aveva dichiarato, nel corso della stagione 2013-2014, l’intenzione di ritirarsi dalla nazionale al termine del Mondiale.
Ma dopo l’eliminazione prematura dell’Italia Pirlo ritorna sui suoi passi.
Decidendo di continuare la sua avventura in maglia azzurra, di comune accordo col nuovo CT Antonio Conte.
Record di presenze in Nazionale per Andrea Pirlo
Il 10 ottobre 2014, scendendo in campo contro l’Azerbaigian, raggiunge quota 113 presenze in maglia azzurra.
Superando Dino Zoff, fermo a 112, e portandosi al quarto posto in assoluto.
Disputa tuttavia solo 4 partite nel biennio di Conte.
Che alla fine non lo inserisce nella lista dei convocati per l’Europeo, uscendo così definitivamente dal giro della nazionale.
Al 5 novembre 2017, tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili (inclusa anche l’Italia olimpica), Pirlo ha giocato globalmente 949 partite segnando 111 reti.