La stagione di Andrey Rublev con una grande prestazione. “È un inizio di stagione straordinario e spero di continuare cosi. C’è ancora molto su cui lavorare, ma sono felice di diventare uno dei primi 20 giocatori al mondo“. Convinto lui…
Andrey Rublev è un Top ten?
All’inizio di gennaio è diventato il primo giocatore ATP a vincere un titolo. Questo però non crea un campione, soprattutto se il torneo vinto era zeppo di ragazzini. Ha vinto il Qatar Open, un torneo di 250 punti e lo avete già fatto diventare una star: cosa non si farebbe per una notizia. Per ora il ragazzino è un bluff venuto bene. Al primo incontro con i top player comincerà ad essere schiaffeggiato come un bimbo.
Continuiamo con la favoletta
Il secondo titolo della stagione Rublev lo ha vinto all’Adelaide International, torneo in cui avrei potuto giocare anche io con le infradito. Ha vinto su Lloyd Harris, non proprio un dio della racchetta visto anche lo score 6-3, 6-0. Andrey Rublev sentiva che il suo gioco era evoluto, aveva subìto un cambiamento rivoluzionario. Questo è ciò che dice lui. Io con lui ci scommetterei uno schiaffeggiamento brutale da parte di Sinner alla prima occasione.
Creazione di un eroe inesistente
Infatti a Melbourne, il ragazzino ha preso il primo schiaffone. Al quarto round è stato sconfitto da un altro ex NextGen, questo si un campione anche se psicologicamente di cristallo, Alexander Zverev in tre set consecutivi. Neanche un caffè mi ci giocherei su un suo Slam. Del resto fino ad ora, non ho visto neanche un match che mi convincesse del contrario. Non trovo la bellezza di cambi di ritmo o di una particolare capacità nel variare i colpi. Speso vince il punto per errore dell’avversario, e questo è abbastanza naturale quando si giocano i 250 punti!