Atalanta e Roma comandano la classifica di Serie A. A sorpresa due outsider sono al vertice del campionato. In testa non c’è il Milan Campione d’Italia, non c’è l’Inter super favorita del torneo, non c’è la blasonata Juventus, ma ci sono le squadre di Gasperini e Mourinho. Nel turno infrasettimanale i giallorossi hanno battuto il Monza 3-0. Mentre gli orobici hanno vinto nel posticipo di ieri sera contro il Torino di Kuric per 3-1. Nel prossimo turno entrambe saranno attese nelle trasferte di Udine (Roma) e Monza (Atalanta).
Atalanta e Roma comandano la classifica: segue l’Inter ad un punto
Atalanta e Roma comandano la classifica della massima serie. Le squadre di Gasperini e Mourino sono in vantaggio di un’inezia, rispetto alle altre grandi rivali per la lotta allo scudetto. L’Inter è sotto di un punto, il Milan, la Juventus e il Napoli, sono sotto di due lunghezze. L’Atalanta non ha ancora trovato la sua reale fisionomia ma si trova al vertice del campionato. Ieri, dopo cinque stagioni, con la casacca nerazzurra, Ilicic ha salutato e ringraziato il pubblico del Gewiss Stadium. Per Gasperini questa squadra è una nuova scommessa. Sugli esterni non si è ancora individuato bene chi potranno essere i titolari per la stagione 2022/23. Ora in vantaggio ci sono Zappacosta e Mahele, ma Soppy, arrivato dal’Udinese, potrebbe essere la novità della stagione. Poi c’è sempre Hateboer, che è stato per anni il padrone indiscussa della fascia destra, ci sono poi i vari Zortea, Ruggeri…
Nuovo corso per Gasperini
Gasperini ha a disposizione un’ampia rosa dalla quale può attingere uomini e provare svariati moduli di gioco. C’è un giocatore oggi che potrebbe diventare il leader di questa squadra: è l’olandese Koopmeiners, ieri autore di tre reti, due delle quali dal dischetto. Se il Gasp riuscirà a mantenere l’entusiasmo delle scorse stagioni e plasmare qualche nuovo giocatore, questa Atalanta potrebbe tornare a fare parlare di sé. Se mai uno tra Duvan Zapata e Muriel ritrovasse lo smalto delle precedenti annate o il giovane danese Højlund potesse esplodere diventando l’Haaland di “noi altri”, la squadra del Gas potrebbe ripercorrere i fasti delle scorse stagioni. Ci sono poi le grandi incognite di Boga, Lookman, Malinovskyi. Il primo ha rifiutato il trasferimento al Leicester. Il secondo è arrivato dal Lipsia, creando grandi aspettative: Il terzo è chiamato a fare la “grande stagione” in attesa di una consacrazione. La difesa nei centrali pare molto solida con un ampio pacchetto di giocatori molto affidabili: Toloi, Demiral, Palomino, Djimsiti, Okoli, Scalvini… Inoltre ci sono due giocatori che potrebbero rappresentare la variabile tattica impazzita per questa squadra. Uno è Pasalic, che se ripetesse le prestazioni della stagione scorsa, risulterebbe molto utile alla causa del Gas e l’altro è Ederson, che è arrivato dalla Salernitana. Il brasiliano pur avendo caratteristiche diverse dal Papu Gomez o Ilicic, è uno di quei giocatori che potrebbero permetterti di farti fantasticare. Vedremo. Ora all’Atalanta attendono due incontri non difficilissimi sulla carta: il prossimo, lunedì’, contro il Monza al Brianteo e il successivo contro la Cremonese al Gewiss Stadium (domenica 11). Se mai dovessero arrivare altri punti e l’entusiasmo dovesse salire alle stelle e questo potrebbe consentire a Gasperini di plasmare al meglio la sua squadra, perché no… Ricordiamo a tutti che quest’anno l’Atalanta non parteciperà ad alcuna competizione continentale.
Roma sogna con Mourinho
A Roma, specie su sponda giallorossa, lo sappiamo tutti, si vive di alti e bassi. Nella capitale lo squilibrio è di casa. Ci si esalta quando le cose vanno bene e si sprofonda nella disperazione, nel vittimismo, quando le cose iniziano ad andare male. Con un condottiero come Mourinho, però, tutto potrebbe cambiare. Il carisma del portoghese in pochi ce l’hanno. Mourinho è uno che fatto la Storia del Calcio. Nelle prossime due partite la sua Roma andrà a far visita all’Udinese e all’Empoli. Poi ci sarà proprio la sfida all’Olimpico contro l’Atalanta e, dopo la sosta, la sfida contro la sua amata Inter. Questo è un campionato in cui il torneo è spaccato in due parti: da una parte ci sono sette/otto squadre che devono giocarsi la salvezza e sette/otto che ambiscono a partecipare alla Champions. Se una squadra riuscisse a trovare il proprio equilibrio è chirurgicamente riuscisse sempre a vincere con queste sette o otto squadre, e poi riuscisse a vincere qualche scontro diretto, perdendo magari solo due o tre volte nella stagione, i giochi sarebbero presto fatti. Con così tanto equilibrio e squilibrio, essere regolari sarà la ricetta magica per arrivare al titolo.
Rosa all’altezza per la Roma, in attesa dei pieni recuperi di Zaniolo e Wijnaldum
Con l’acquisto di Belotti la Roma ha completato una grande rosa. Un grande peccato è la perdita per mesi dell’olandese Wijnaldum. Ma a Roma non dimenticano che l’anno del loro ultimo scudetto, proprio ad Emerson successe la stessa cosa e poi risultò determinante per le ultime gare. Da stabilire se la Roma giocherà con la difesa a tre o quattro. Probabilmente di volta in volta Mourinho adotterà il suo modulo di gioco a seconda di chi si troverà di fronte o dei giocatori che vorrà schierare in campo. Questa Roma comunque, nel suo undici titolare, ma anche nei cambi, sembra perfetta sia giochi a tre o quattro in difesa (anche se nelle ultime uscite, ha sempre giocato con una difesa a tre): Rui Patricio; Mancini, Smalling (Kumbulla), Ibanez; Karsdorp (Celik); Lorenzo Pellegrini (Cristante), Wijnaldum (Matic), Spinazzola (Zalewski); Dybala (El Shaarawy), Zaniolo (Shomurodov), Abraham (Belotti).
Atalanta e Roma comandano la classifica: Inter, Milan, Napoli e Juve seguono a ruota
Le quattro scorse regine della passata stagione, Milan, Inter, Juve e Napoli, seguono in classifica l’Atalanta e la Roma. Tutte le pretendenti al titolo sono lì, nel raggio di due punti. Ad oggi solo l’Inter ha perso una partita tra le cosiddette grandi e la sua gara l’ha persa in uno scontro diretto, con la Lazio di Sarri. Ma paradossalmente la squadra di Simone Inzaghi è la prima inseguitrice delle squadre di Gasperini e Mourinho. I nerazzurri infatti hanno vinto tre dei quattro scontri disputati. Mentre Milan, Napoli e Juventus, hanno messo insieme due vittorie e due pareggi. Importante per questo campionato sarà gestire il turn over. Un turn over scellerato o inopportuno, potrebbe comportare una perdita di punti importante ai fini della propria classifica finale. Il Napoli contro il Lecce probabilmente ha perso due preziosi punti in ottica scudetto.
Turn over opportuno ed aggressività di gioco chiavi per il successo
Contro il Lecce, Spalletti, ha anche cambiato il proprio modulo di gioco. Lasciando a riposo Lozano, Kvaratskhelia, Zielinski, Lobotka, il mister di Certaldo ha snaturato quello che di buono aveva fatto vedere nelle sue prime due uscite contro il Verona e il Monza. Con il Lecce la squadra è entrata in campo con un 4-2-3-1, a differenza delle precedenti uscite in cui aveva schierato il classico 4-3-3, con il trio di centrocampo composto da Zielinski, Lobotka, Anguissa. La squadra seppure mettendo in campo validi elementi come Raspadori, Politano, Elmas, Ndombele, non ha però trovato la strada giusta per creare valide occasioni per andare a rete. Cosi come il Milan a Reggio Emilia contro il Sassuolo che non è andata più in là di uno striminzito pareggio contro il Sassuolo. Sicuramente la squadra di Dionisi era avversario più ostico della squadra di Baroni, ma Pioli dovrebbe iniziare a provare a giocare con una formazione più aggressiva, magari con in campo tre o quattro di questi giocatori: Leão, Giroud, De Ketelare, Origi, Rebic. Pioli sa fare del buon calcio, deve osare. Certo ai rossoneri manca un centrocampista molto fisico, capace di supportare tutta la sua offensiva, ma sia Bennacer che Tonali sono mediani di tutto rispetto.