― Advertisement ―

spot_img

Il Milan vince sulla Lazio in Zona Cesarini

Una delle partite della 34esima giornata del campionato di Serie A, era Lazio - Milan che si è giocata questa sera, domenica 24 aprile,...
HomeCalcioBartomeu torna a parlare del Barcellona

Bartomeu torna a parlare del Barcellona

Il Barcellona non sta certo attraversando uno dei suoi migliori periodi. Dopo un inizio di stagione alquanto sottotono, ora sembra stia recuperando, ma i problemi a livello societario sono ancora molti. L’ex presidente, Bartomeu, torna a parlare della società Blaugrana e sul fatto che sia stata duramente colpita dalla pandemia.


Ansu Fati: il Barcellona blinda il suo gioiello


Bartomeu torna a parlare del Barça: quali le sue parole?

Josep Maria Bartomeu ha rivestito il ruolo di Presidente del Barcellona dal 2013 al 2020. Ha visto vincere e stravincere il proprio club, battere ogni record possibile e salire più volte sul tetto d’Europa. Poi, purtroppo, è arrivato il Covid che ha fatto calare a picco tutti i numeri positivi che la società contava. L’ex dirigente, in una recente intervista rilasciata ad Esport3, ha detto: “Vorrei si desse importanza all’insieme. Abbiamo vinto titoli, accumulato profitti per 190 milioni di euro, ma con il Covid tutto è andato in rovina perché gli introiti sono scesi improvvisamente del 40 e passa per cento. Quindi non c’erano le risorse per pagare. La situazione era complessa e il Covid ci ha portato allo scenario attuale. Quando scomparirà, torneremo alla situazione finanziaria precedente. Capisco la rabbia, ma bisogna guardare al saldo dell’ultimo decennio. Il Barça è il club più prezioso al mondo”. Nonostante i conti in rosso, Bartomeu vorrebbe quindi che non venisse dimenticato tutto il lavoro svolto negli anni.

“Alcune trattative non sono andate in porto”

Prima dei problemi finanziari dovuti al Covid, la società non era riuscita a realizzare le trattative di mercato che si aspettava. A questo proposito, Bartomeu ha detto: “Alcuni di quelli che abbiamo fatto non hanno soddisfatto le aspettative. Ad esempio Coutinho e Dembelé. Quando questi due giocatori sono arrivati, sono stati acclamati da tutti. Coutinho è venuto perché Iniesta stava partendo e lui era il migliore in Premier League. Dembélé è arrivato per la partenza di Neymar. I parametri, secondo gli specialisti, sono al 50% corretti ed errati. Quanto a Griezmann, i tecnici lo hanno chiesto e insistito per un anno. Lo consideravano essenziale, soprattutto perché Luis Suárez si è infortunato varie volte quella stagione. Era un attaccante diverso e una star mondiale, oltreché un giocatore che sapeva fare squadra”. Infine l’ex Presidente conclude con un pensiero verso il futuro: “Essere presidente del Barça è un lusso. Ho vissuto dodici stagioni al Barça. Con Laporta, con Rosell e poi io presidente. È un peccato per come sia finita. Cambierei solo l’intera era Covid. Da quel momento in poi è stato un regalo avvelenato”.