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Atalanta resiste all’Inter: il campionato rimane aperto

Atalanta resiste all’Inter. La squadra di Gasperini seppur priva di molti elementi (su tutti Duvan Zapata e Ilicic, ma anche i due esterni Gosens e Hateboer), tiene testa alla formazione di Simone Inzaghi. Lo scontro del Gewiss Stadium finisce a reti inviolate, ma le occasioni da rete non sono mancate per l’una e l’altra squadra. A San Siro, invece, clamoroso tonfo della squadra di Pioli che si fa rimontare dallo Spezia di Thiago Motta, alla terza vittoria esterna consecutiva.

Atalanta resiste all’Inter: sventata la fuga della squadra di Simone Inzaghi

La partita tra la squadra di Gasperini e quella di Simone Inzaghi finisce a reti inviolate. Ma il match tra le due squadre che vestono entrambe il nero e l’azzurro è stata una partita davvero vibrante. Due compagini di ottimo livello che si sono affrontate ad armi pari, fotografando la voglia di cambiamento del nostro calcio. I novanta minuti sono stati giocati con ritmi di gara simili a quelli della Premier League. Forse da parte di tutte e due le squadre è prevalsa un po’ la paura di perdere, ma entrambe hanno provato a vincere questa partita. Alla fine i migliori in campo sono stati i due portieri, Handanovic e Musso, che hanno sventato molte conclusioni a rete dei giocatori rivali. Per intensità, ritmo di gara e agonismo è stata una partita spettacolare. Una partita che ha dimostrato, ancora una volta, la bontà della rosa di Gasperini. I suoi uomini, con un continuo pressing, a tutto campo, hanno messo seriamente in difficoltà la squadra capolista del nostro campionato. L’Atalanta così resiste all’Inter e tiene ancora vive le speranze che il campionato resti aperto. Per la squadra del Gasp resta il vanto di non aver perso nella stagione una partita con i nerazzurri. E resta il fatto di essere la squadra che l’ha messa più in difficoltà, manifestando forse di essere la sua vera rivale per la conquista di questo tricolore 2021/22.

Clamoroso tonfo del Milan a San Siro: perso in casa contro lo Spezia

Al Gewiss Stadium l’Atalanta resiste all’Inter e tiene aperto il campionato. Ma a San Siro la squadra di Pioli getta al vento la grande occasione di sorpassare i cugini e rischia, con il recupero della partita dell’Inter contro il Bologna, di portarsi a cinque lunghezze di distanza dalla squadra di Simone Inzaghi. Ancora una volta il Milan dà segno di essere una squadra immatura. E forse sarebbe ora di non avere sempre una scusa pronta per giustificare gli insuccessi rossoneri: mancava Ibra, non c’erano Theo Hernandez e Kessié, la coppia centrale di difesa non era quella titolare, ecc… Contro lo Spezia, essendo pure andato in vantaggio, il Milan non doveva perdere una partita così importante! I tre punti avrebbero portato la squadra ad essere la capolista del campionato e mettere così una giusta pressione addosso all’Inter. In campo questa volta c’erano i vari Ibra, Theo Hernandez, Brahim Diaz, Leao, Florenzi… Mancavano sì Kessié, Tonali e la coppia centrale di difesa Tomori-Kjaer. Ma per battere la compagine di Thiago Motta, gli uomini prima citati, potevano bastare. In casa, i rossoneri, continuano a stentare. Molto probabilmente la squadra quando sente la pressione di vincere a tutti i costi, non gioca serena. E questo è un segno di immaturità, oltre che di scarsa personalità.

Milan deve compiere ancora un passo per diventare una realtà importante

Se Ibra non è in giornata strepitosa, nessuno riesce a fare ancora la differenza in questa squadra. Il solo Leao, forse, a tratti, risulta incontenibile. I vari Rebic, Messias, Giroud, giocano troppo ad intermittenza. Alla fine, tutti questi elementi, risultano poi essere solo dei semplici comprimari a cui ci si può aggrappare una volta ogni tanto. I vari Rebic, Messias, Giroud, stanno dimostrando di non essere dei veri titolari per questo Milan. Sì, è vero, è successo che in qualche circostanza sono riusciti a togliere le castagne dal fuoco alla squadra di Pioli. Ma da loro ci si aspetterebbe più regolarità. Il Milan deve avere un’identità ben precisa. Al momento, questa squadra, non è ancora una grande realtà del calcio internazionale e si è visto in Champions League: fuori subito. Ora, la squadra di Pioli, è sui livelli di squadre come il Villareal o simili. In Italia, sotto certi punti di vista, anche l’Atalanta gli è superiore. Come il Napoli, questo Milan, pare una squadra monca, incompiuta. A questa squadra serve un Campione. Un giocatore che insegni loro a vincere. Un giocatore di tale caratura manca a questo Milan, come una torta rilevante mancherebbe a una festa nuziale.

Dietro le grandi, in molti potrebbero ambire ad un posto per l’Europa

In principio di stagione si pensava che il divario tra le sette sorelle del nostro campionato e le altre squadre della Serie A fosse troppo grande. C’era la speranza che la Fiorentina potesse colmare un minimo questo divario, ma per le altre squadre sembrava non esserci proprio trippa per gatti. Ora, invece, grazie alle schizofreniche prove di alcune squadre là sopra, specie le capitoline Roma e Lazio, anche squadre come il Torino potrebbero ambire al sogno di fare parte della prossima Conference League. La squadra di Juric sembra inoltre avere dei margini di miglioramento. Il mercato invernale potrebbe anche migliorarla. Se mai la squadra migliorasse il proprio rendimento esterno, i granata davvero potrebbero insidiare le romane per centrare un posto in Europa. In questa prima parte di stagione i granata hanno dovuto fare a meno di elementi come Ansaldi e Belotti. Il centravanti è vero che è in scadenza di contratto e non ha gli stimoli giusti per finire alla grande la stagione. Ma vista la serietà del giocatore non ci stupiremo se l’attaccante della Nazionale volesse fare un ultimo regalo ai suoi tifosi, che in tutti in questi anni lo hanno sempre osannato ed acclamato. Oggi come oggi, per i granata, la conquista dell’Europa non sembra essere così una chimera, come poteva essere in principio di stagione. Juric potrebbe tentare l’impresa. Al croato costa davvero nulla provarci.