Calcio femminile, il Consiglio Federale deciderà se si torna a giocare

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Ancora indeciso il futuro del campionato di calcio femminile. Sia la serie A che la serie B attenderanno gli esiti del Consiglio Federale della FIGC che si svolgerà mercoledì 20 maggio prossimo. In tale occasione si dovrebbe decidere se far tornare in campo le calciatrici o prendere la decisione di chiudere anticipatamente il torneo.

Nonostante alcune giocatrici abbiano ripreso a calpestare l’erba in piccole sedute di allenamento individuale sembra altamente probabile che si vada incontro allo stop definitivo per questa stagione. Rimarrebbero aperte alcune decisioni da prendere sia in ottica scudetto sia in quella della retrocessione. In testa alla classifica saldamente la Juventus Women che potrebbe vedersi assegnato lo scudetto con la conseguente partecipazione nella prossima Champion Leagues. Il secondo posto disponibile per disputare lo stesso prestigioso torneo andrebbe alla Fiorentina. Attualmente appaiata al Milan, in virtù della migliore differenza reti. In coda, se si chiudesse così, retrocederebbero il Tavagnacco e l’Orobica Bergamo.

La serie B

Discorso diverso per il campionato di serie B. Dopo il Napoli capolista, si trovano Lazio e San Marino Academy. La squadra romana è seconda con due punti in più delle sanmarinesi che però hanno giocato una partita in meno. Una situazione ingarbugliata che potrebbe indurre a promuovere tutte e tre le squadre, portando il campionato della massima serie ad un numero dispari di squadre. 13 se verranno confermate le posizioni attuali, 15 se si deciderà di bloccare le retrocessioni della serie A.

Ancora una volta la decisione viene rimandata al Consiglio Federale. Dovrà deliberare sulle sorti non solo delle squadre, dei team ma anche su quella delle giocartici. Di qualche giorno fa la notizia del rientro in patria della giocatrice islandese del Milan Thorvaldsdottir, che nel nostro campionato ha potuto giocare solo 5 delle 11 partite del girone di ritorno. In prestito per lo stop della parte invernale del suo Paese, ha trovato l’emergenza coronavirus che non le ha consentito onorare il suo prestito anticipando il rientro.

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