La pesante crisi economica prodotta dalla pandemia ha colpito anche il settore calcistico, in particolare il calciomercato. A farne le spese sono state numerose squadre appartenenti ai maggiori campionati europei.
In media il calcio europeo ha avuto una perdita dell’80% per quanto riguarda le spese effettuate dalle varie società per l’acquisto e la vendita di calciatori.
I dati del Calciomercato
L’analisi effettuata dal CIES prende in considerazione le massime competizioni di Italia, Spagna, Inghilterra, Germania e Francia e analizza l’andamento delle perdite nel settore del calciomercato invernale.
Il campionato che ha sofferto maggiormente della crisi economica è la Liga con una diminuzione del 90% delle spese effettuate dalle squadre della prima divisione spagnola.
Seguono a ruota Francia, Italia e Germania: qui è avvenuta una diminuzione dell’80% delle spese delle varie squadra.
Il campionato che ha risentito meno della crisi (anche se ha subito comunque perdite importanti) è quello inglese. La Premier League registra infatti una diminuzione del 70% delle spese.
In Italia le cifre riflettono la diminuzione di spese effettuate. A gennaio 2020 le squadre di Serie A avevano speso in totale 354 milioni per il mercato di riparazione contro i 73 milioni di questa stagione.
Un calo dell’80% che certifica la profonda crisi economica che l’Italia ma anche tutta l’Europa sta attraversando. La pandemia che ha bloccato numerosi lavori e quindi molti scambi commerciali anche in questo ambito.
Ora si attende un leggero segnale di ripresa, prodotto dalla ripresa dei maggiori campionati europei e da una voglia di rivalsa e ripartenza che deve interessare anche questo ambito.
Il calcio è sempre stato lo specchio della società ma anche uno dei suoi motori. La ripresa di un Paese passa sicuramente anche per la rinascita del suo sistema calcistico.
Sperando che la prossima stagione si tornino ad analizzare altri tipi di numeri, più positivi e confortanti per il calcio e per la società.