Laporta ottiene una grande iniezione di liquidità con l’accordo di sponsorizzazione e spera anche di ottenere un buon ritorno economico quando i lavori del nuovo stadio saranno terminati. La scorsa stagione del Barcellona non è stata di certo brillante, ma l’arrivo di Xavi Hernandez sembra aver cambiato i malumori con una campagna acquisti notevole. La rivoluzione comunque richiederà tempo prima di portare frutti, ma sembra che la strada intrapresa sia quella giusta. Il -Camp Nou diventerà quindi l’attrattiva finanziaria migliore per la squadra Blaugrana.
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-Camp Nou: che cosa sta succedendo?
Joan Laporta è arrivata al Camp Nou nel marzo dello scorso anno e si è trovata in una situazione finanziaria più che preoccupante. Anche Reverter Ex amministratore delegato dell’Ente, ha assicurato che se il Barça fosse stato una società per azioni si troverebbe in una situazione di scioglimento. Il nuovo Cda si è messo al lavoro ed era consapevole di poter guadagnare molto dalla sponsorizzazione della maglia e del Camp Nou e anche una volta terminati i lavori dell’Espai Barça, anche se per avviarli serviva un credito in rialzo a 1.500 milioni. Pertanto lo stadio è diventato un’enorme fonte di reddito. Le notizie economiche hanno assunto molta rilevanza nell’entità catalana. L’accordo con Spotify, che dovrebbe essere annunciato nelle prossime ore, comporterà un’iniezione di 225 milioni di euro che includerà la sponsorizzazione della prima squadra e della maglia femminile, oltre alla divisa da allenamento e il nome dello stadio per le prossime tre stagioni.
Dettagli trattativa
Il titolo del Barça è stato conquistato anche prima del previsto. Inoltre di questi 75 milioni annui, 20 sarebbero più o meno quelli che farebbero riferimento al nome del Camp Nou. Questo significherebbe superare il City, che fino ad ora è stato quello che ha ricevuto più soldi con circa 15 milioni per la sua sponsorizzazione con Etihad. Ma non è l’unico ossigeno che Laporta ha avuto. In estate gli hanno concesso un prestito di 595 milioni di euro dalla Goldman Sachs, da rimborsare in dieci anni cioè la stessa società con cui il Barcellona sta negoziando il finanziamento dell’Espai Barça. Non bisogna dimenticare che a dicembre i tifosi hanno dato il via libera al progetto e di conseguenza alla trattativa per un prestito fino a 1.500 milioni. In ogni caso Laporta e il suo direttivo non si sono mai stancati di ribadire che il nuovo stadio consentirà all’ente un reddito extra assolutamente necessario. Il nuovo stadio costerà circa 900 milioni, ma i dirigenti sperano di recuperare l’investimento a brevissimo termine. Intendono infatti che il progetto venga interamente finanziato quando il nuovo Camp Nou sarà terminato, visto che non comincerebbe a pagare per i primi cinque anni.
CampNou: 200 milioni di entrate
Il club ha grandi piani Industriali che consentiranno di guadagnare più di 200 milioni di euro annuali a partire dal 2026. Un terzo andrebbe al rimborso del debito, mentre il resto rimarrebbe alle casse. Questa cifra risponderebbe per il 24 percento alla sponsorizzazione e ai diritti di denominazione, un altro 24 percento per l’ospitalità, il 22 percento per la biglietteria e per i ristoranti, il 15 percento per le visite e nei musei sportivi e il 15 percento per gli eventi. L’Espai Barça sarà completato con un investimento di 420 milioni nel nuovo Palau, che comprende la pista di pattinaggio e la stazione degli autobus, altri 100 milioni sarebbero usati per costruire il Campus Barça e urbanizzare i dintorni, 60 sarebbero andati al General Metropolitan Piano e 20 a Johan Cruyff. Un sogno che diventerà una realtà che di sicuro riempirà le tasche del Barcellona.
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