Giovedì 18 marzo 2021 alle 18.55 all’Olimpico di Kiev lo Shakhtar-Donetsk ospiterà la Roma per la gara di ritorno degli ottavi di Europa League. Luis Castro e Paulo Fonseca sono intervenuti in conferenza pre Shakhtar-Roma per presentare la sfida. Ecco le loro dichiarazioni.
Cosa ha detto Castro?
Il tecnico degli ucraini ha presentato così l’impegno europeo contro i giallorossi, dopo il 3 a 0 subito nella gara di andata: “Ogni allenatore compreso me può sentire pressione da se stesso, soprattutto. Prendendomi il ruolo accetto le mie responsabilità. Ogni pressione inizia da me stesso, non da fuori. So che la partita sarà difficile, ma il calcio è il mondo delle opportunità, e credo abbiamo i mezzi per sfruttarle“.
Domani può esserci qualche sorpresa?
“Tutti noi allenatori sappiamo come giocano le squadre, ogni allenatore sa come gioca ad esempio il City, Liverpool.. Penso che il giocatore intendesse che l’avversario ha potuto bloccare e neutralizzare alcune nostre azioni e niente di più. Se tutti sanno come giochiamo perché durante gli ultimi 25 minuti nel primo tempo giocavamo così bene? Perché abbiamo vinto con Real e pareggiato con Inter? Penso che se la squadra perde tutti sanno come giochiamo, mentre se la squadra vince lo sa solo l’allenatore“.
Pre Shakhtar-Roma: crede nella rimonta?
“Vorrei rispondere con un’altra domanda. Lei c’era a Zagabria contro la Dinamo? Lei ha creduto al 90′ che avremmo potuto fare ciò che abbiamo fatto? Io non credo nei miracoli, credo nel lavoro. Noi lavoriamo, ogni tanto porta i suoi frutti, credo in ciò che faccio io e i giocatori. Non mi importa ciò che dicono intorno a me, non mi interessano le opinioni fuori. Sono concentrato sul mio lavoro, nel mondo ci sono molte cose che non dovrebbero, la gente parla troppo, parla di cose che non sa. Penso che debbano parlare di se stessi e so che domani è difficile, spero di vincere, ma se vince la Roma posso solo fare i complimenti alla Roma“.
Castro su Fonseca pre Shakhtar-Roma
“Con Fonseca mi sono trovato insieme molte volte, ad esempio al Porto, quando io già ero lì. È stato ingaggiato come allenatore della prima squadra e io allenavo le riserve, abbiamo iniziato il nostro rapporto già prima però. Ci vedevamo ogni giorno, parlavamo di tutto, di calcio, di come allenare. Poi per lui non sono andate molto bene le cose al Porto e lui se n’è andato, e l’ho presa io la squadra. Dopo l’ho sostituito di nuovo qui allo Shakhtar“.
Le dichiarazioni di Fonseca pre Shakhtar-Roma
L’allenatore giallorosso alla vigilia del ritorno degli ottavi di Europa League è intervenuto in conferenza stampa, parlando anche del proprio trascorso proprio nella squadra ucraina: “Tre momenti importanti allo Shakhtar? E’ difficile, qui ho passato grandi momenti ho vinto campionati e coppe. Sono tanti momenti importanti che ho passato qui, è difficile dirne 3. Il più felice è quando abbiamo vinto il campionato, la coppa e la supercoppa, ma sono tanti momenti belli che ho vissuto qui allo Shakhtar. Non posso dirne solo tre, sono molti. Se ho ancora il quadro che mi hanno regolato quando sono andato via? Il quadro è a casa mia qui a Kiev. Castro? Domani saremo avversari. Siamo amici ma domani durante 90 minuti saremo avversari. Se è un ritorno a casa? Sì, è un ritorno a casa. Ho casa qui, mia moglie e mio figlio sono ucraini e ho un legame molto forte con l’Ucraina. E’ un ritorno a casa”.
Pre Shakhtar-Roma: la moglie di Fonseca tifosa dello Shakhtar
“Come sapete Katerina è una tifosa dello Shakhtar. Quando sono arrivato a casa lei era molto contenta. Abbiamo parlato e voleva che vincevo questa partita. Dopo, tutte le altre partite, noi siamo tifosi attenti a quello che fa lo Shakhtar. Quando possiamo vediamo sempre le partite dello Shakhtar e vogliamo sempre che vince. Ma contro la Roma, così come me, anche lei voleva che la Roma vincesse. E’ stata contenta per la mia vittoria”.
L’atteggiamento dei giallorossi
“E’ vero che abbiamo fatto un buon risultato a Roma ma sappiamo la qualità dello Shakhtar e dobbiamo essere concentrati perché conosco il carattere dei giocatori. Vogliono lottare per cambiare il risultato. Dobbiamo essere concentrati e fare una grande partita per non avere sorprese. Vogliamo vincere. Non possiamo dire che siamo più attenti alla difesa o all’attacco, è importante difendere bene e fare gol. Se facciamo gol qui sarà più difficile per lo Shakhtar. Non saremo una squadra che viene qui solo per stare in difesa. La crisi degli attaccanti? Quello che è importante è fare gol, gli attaccanti stanno lavorando bene e il gol verrà. Non sono preoccupato”.
Pre Shakhtar-Roma: la Roma si è allenata sui rigori?
“Sì ci siamo allenati come sempre sui calci di rigore. Per me è difficile fare un’analisi sullo Shakhtar. E’ una squadra fortissima, come ho detto prima della prima partita. In questa stagione ha vinto due volte sul Real e ha pareggiato due volte con l’Inter. Tutte le squadre hanno fasi meno positive e momenti che non sono positivi ma nell’ultima partita ha vinto contro un avversario difficile per 4-0. Devo essere concentrato sulla mia squadra per la partita di domani che sarà difficile, lo Shakhtar la vuole cambiare. Dobbiamo essere concentrati perché sarà una partita difficile”.
Taison e Yaremchuck
“Yaremchuck è un buonissimo giocatore ma non abbiamo avuto interesse in quel momento. Per me è normale leggere queste notizie: se diamo spazio alle notizie qui in Ucraina, penso che ho avuto interesse quasi su tutti i giocatori. Le notizie qui che giravano magari erano che la Roma era interessata quasi su tutti i giocatori dello Shakhtar. Conosco il giocatore, è molto bravo, ma non ne abbiamo parlato. Taison? Lo Shakhtar ha molti giocatori forti per giocare in Italia. E’ vero che in passato abbiamo avuto questo interesse su Taison. Adesso non abbiamo parlato di nessun giocatore dello Shakhtar. Ora non c’è nessun interesse sui giocatori. Ma ci sono molti giocatori di qualità che possono giocare in Italia”.
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