L’Unione Ciclistica Internazionale ha comunicato che il ciclista italiano Matteo De Bonis è risultato positivo all’Epo durante un controllo antidoping. Il test era stato effettuato il 16 febbraio a Fondi (provincia di Latina) fuori competizione dalla ITA, ente che appoggia l’UCI nella lotta al doping. Il corridore è stato immediatamente sospeso dall’attività agonistica e, come suo diritto, potrà chiedere le controanalisi per fare maggiore chiareza sulla vicenda.
Nelle urine dell’atleta laziale – 25 anni e nessun successo da professionista finora – sono stata riscontrate tracce di Epo. L’accaduto accende nuovamente i riflettori e le polemiche sulla Vini-Zabù, una delle quattro squadre italiane che appartengono alla categoria Professional, la Serie B del mondo del ciclismo.
Il team infatti giù durante il Giro d’Italia 2020 si era ritrovato al centro di una situazione simile. In quella circostanza Matteo Spreafico era stato allontanato dalla competizione durante la terza settimana di corsa perché erano state riscontrate due positività all’Enobosarm (ostarina), un anabolizzante. Stando al regolamento dell’UCI, qualora una squadra abbia al suo interno due casi di doping in un anno solare, dev’essere subito squalificata per un arco di tempo che può variare dai 15 ai 45 giorni.
De Bonis positivo all’Epo: quali conseguenze per la Vini-Zabù?
L’Unione Ciclistica Internazionale si è già rivolta alla Commissione disciplinare che nei prossimi giorni sarà chiamata a prendere una decisione sulla positività all’Epo di Matteo De Bonis. Questa vicenda potrebbe avere delle ripercussioni anche sulla Vini-Zabù.
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Il team guidato da Angelo Citracca e Luca Scinto fa parte della lista delle tre formazioni che sono state invitate al Giro d’Italia 2021 tramite Wild-Card. A questo punto, però, il rischio è che possa essere esclusa dalla Corsa Rosa. Quando era giunta notizia dell’invito alla Vini-Zabù, la decisione era stata contestata apertamente soprattutto dalla Androni-Sidermec di Gianni Savio. Vista la situazione, quest’ultima potrebbe rientrare clamorosamente in gioco e presentarsi alla partenza del Giro che si terrà l’8 maggio da Torino.