Per i fan del rugby, che, prima dell’emergenza COVID-19, si stavano gustando il Sei Nazioni, la programmazione di Iris offre un’alternativa. Questa sera, in onda sul canale 22, verrà trasmesso Invictus, film che racconta la vittoria della nazionale sudafricana nella Coppa del Mondo del 1995, giocatasi in Sudafrica.
Mondiale 1995; il via ad alcuni cambiamenti
La Coppa del Mondo del 1995 è la terza edizione della Coppa del Mondo di rugby e segna alcuni cambiamenti nella storia di questo sport. Dal punto di vista organizzativo, si tratta del primo mondiale ospitato interamente in un solo paese. Il Sudafrica mette a disposizione 9 stadi, per ospitare i 32 incontri della manifestazione. Dal punto di vista del regolamento, è il primo torneo in cui la meta viene premiata con 5 punti e non più con 4.
Gli Springboks come simbolo di unità e vittoria
Anche per il paese ospitante, ossia il Sudafrica, si prospettano dei cambiamenti rilevanti. La nazione sta uscendo dal regime di apartheid, condizione che aveva favorito la sua esclusione dalle edizioni precedenti della Coppa del Mondo. Il neo presidente Nelson Mandela cerca di puntare sul mondiale per ritrovare l’unità nel proprio paese. Il simbolo di questa unità diventa la nazionale di rugby. Gli Springboks, dal nome di un’antilope, che è anche lo stemma della squadra, non avevano avuto grandi successi sul campo ed erano detestati dalla popolazione di colore dello stato. Mandela cerca di far capire loro l’importanza di una vittoria nel torneo, avvicinandosi, soprattutto, al capitano della squadra François Pienaar.
Così, partita dopo partita, la squadra si trasforma in un gruppo invincibile e unito, che, con le vittorie in campo, fa esaltare il popolo sudafricano, facendogli scordare gli eventi accaduti nei decenni precedenti. Il film ripercorre la cavalcata alla vittoria del Sudafrica, a cominciare dalle partite del girone, in cui gli Springboks affrontano Australia, Canada e Romania. La volata trionfale, della squadra di casa, prosegue ai quarti contro le Samoa Occidentali e nella semifinale contro la Francia. L’ultima partita è la finale, disputata a Johannesburg, in cui il Sudafrica mette in campo tutta la propria forza per contenere la Nuova Zelanda e il suo campione Jonah Lomu e aggiudicarsi la vittoria.
Questo film è, anche, un’occasione per rivedere alcune delle azioni migliori della nazionale neozelandese e del suo giocatore di punta Jonah Lomu. Lomu era, senza dubbio, il giocatore più temuto da tutti nel torneo. La sua forza fisica gli consentiva di rompere facilmente i placcaggi avversari e proseguire la corsa verso la meta. Nelle semifinali della Coppa del Mondo del 1995, il neozelandese mette a segno una delle sue mete più strepitose rompendo, uno dopo l’altro, i placcaggi di tre giocatori dell’Inghilterra e andando a segnare. Un’azione che ha fatto entrare Jonah Lomu nella storia del rugby. I suoi All Blacks, nell’edizione del mondiale 1995, hanno stabilito due primati, ancora oggi ineguagliati. La partita vinta contro il Giappone per 145-17 rimane quella con il punteggio più alto mai realizzato e quella per il maggior numero di punti realizzati, sommando i punti degli All Blacks con quelli dei nipponici.