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Dall’altare Moto3 alla polvere, al ritorno in BSB: la storia di Denny Kent

Il motociclismo riaccoglie a braccia aperte un suo figliol prodigo. Danny Kent, ex campione del mondo della Moto3, ritorna alle corse a tempo pieno dopo un periodo difficile, approdando nel BSB. Il pilota inglese diventerà l’alzabandiera della Suzuki nel campionato superbike britannico, firmando per il team Buildbase. Al suo fianco Gino Rea, ex della Moto2 e del mondiale Supersport, anche lui in cerca di rilancio dopo annate difficili.

Sono molto felice e motivato nell’unirmi al team Suzuki Buildbase e penso a quando guiderò la superbike“, ha dichiarato Kent a Crash.net. “Penso che molte persone sanno che la mia carriera ha avuto sia alti che bassi negli ultimi anni, con il 2019 che è stato il momento peggiore. Sono molto grato a Steve ed a Stuart (Hicken, il team manager Buildbase, ndr) per questa opportunità“.

La stagione BSB 2021 scatterà il prossimo 29 maggio sul tracciato di Oulton Park.


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Cosa è successo a Denny Kent, come è passato dalla Moto3 al BSB?

Kent doveva essere la grande speranza del motociclismo inglese, ma le cose non sempre hanno funzionato come dovevano. Presenza fissa del motomondiale dal 2011, nel 2012 è un pilota del mondiale Moto3, dove non mostra risultati di rilievo. Dopo una stagione non felice in Moto2 nel 2013, complice la scarsa competitività della moto artigianale di Tech3, ritorna nella classe minore, dove nel 2015 esplode. Con sei vittorie, ed una costanza micidiale (solo due zeri in tutta la stagione!), Kent si laurea campione del mondo, grazie alla Honda ed il team Leopard Racing.

Il buio e la luce

Con Leopard, Kent ritorna in Moto2 ma le prestazioni lasciano a desiderare. E’ l’anno 2016, e Danny finisce la stagione dopo appena tre gare. Tra il 2017 ed il 2018 prova a riciclarsi tra Moto2 e Moto3, senza trovare la sua dimensione. Con il licenziamento da parte di SpeedUp nel 2018, finisce la sua carriera nel motomondiale.

Kent torna nel Regno Unito, approdando per la prima volta nel BSB. Nel 2019 è in sella ad una MV Agusta del team Bike Devil. Ma la sua carriera viene messa a rischio da un guaio giudiziario. Danny finisce in tribunale dopo che lui e suo fratello hanno aggredito un uomo di 63 per la strada, per riscuotere un debito. Si becca quattro mesi di prigione (con la condizionale), e viene licenziato in tronco dal team. Sembra finita, quando, dopo un lungo cammino fatto di mille scuse e pentimenti, trova un ingaggio per il British Superstock nel 2020, vincendo l’ultima gara. E’ sufficiente per convincere la Buildbase a dargli la seconda chance.

Danny Kent, il campione Moto3 riparte dal BSB

E così siamo alla fine della nostra storia. Kent, dopo aver assaggiato il nettare del paradiso, precipita all’inferno, per poi risalire piano piano dopo un lungo purgatorio. Il British Sperbike è la vetrina giusta per rilanciarsi, essendo attualmente la migliore serie motociclistica nazionale. E’ l’occasione anche per ritornare nel circuito mondiale. Magari seguendo le orme di Scott Redding, che dopo le delusioni della MotoGP ha trovato la strada giusta proprio qui, diventando poi un top rider nel mondiale Superbike.


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