Lo stato della Florida porta bene a William Byron. L’anno scorso, il giovane portacolori della Hendrick Motorsport ha ottenuto la prima vittoria in carriera nella NASCAR Cup Series, alla Daytona 400. Domenica sera, nella notte italiana, “Willy B” concede il bis all’Homsetead Miami Speedway, dove si è disputata la Dixie Vodka 400. Il talentuoso pilota del North Carolina doma la corsa adattandosi alle mutevoli condizioni del tracciato, conducendo ben 102 tornate sulle 267 complessive. La gara regala comunque spettacolo, con venti cambi di leader tra nove piloti diversi. le caution totali solo 6, per un totale di 36 giri dietro la pace car.
NASCAR Daytona 400: prima vittoria per Byron
Chi sono i protagonisti della Dixie Vodka 400?
Uno l’abbiamo già detto, è William Byron. Il pilota 22enne parte dalla 31esima posizione, e per tutta la Stage 1 se ne sta tranquillo nelle retrovie. Si fa notare nella Stage 2, dove brucia tutti al restart vincendo la frazione in uno shootout di un solo giro. Di lì in poi è protagonista fisso della gara, infilando 102 giri in testa, e tagliando il traguardo con tre secondi di vantaggio su Tyler Reddick.
Il californiano di casa Childress è protagonista anche lui. Ad inizio gara, con il sole, la sua Chevrolet numero 8 è in affanno, a tal punto che Tyler non recupera dalle posizioni di rincalzo. il calar della notte, con temperature dell’asfalto più fresche, migliorano notevolmente l’handling della sua Camaro, a tal punto che Reddick è di gran lunga il più veloce in pista. Ma arriva tardi per acciuffare Byron. Secondo lo stesso pilota, la gara l’ha persa nei restart, dove in effetti perde più posizioni di quante ne guadagna.
Reddick ingaggia un bel duello con Kyle Larson e Martin Truex Jr per la seconda posizione. Entrambi sono protagonisti anche loro, soprattutto Truex, in testa per 37 giri. Sono quarto e terzo rispettivamente, a precedere l’inossidabile Kevin Harvick. In sesta posizione troviamo Michael McDowell, che ottiene così la sua terza top ten in altrettante gare della stagione. Una top ten che è completata da Kurt Busch, Ryan Newman, Alex Bowman e Kyle Busch.
Chi ha deluso a Homestead
Oltre ai protagonisti in positivo, ci sono quelli in negativo. E in cima alla lista s’issa il duo Penske di Joey Logano e Brad Keselowski, dominatori dei primi trenta giri di gara. Con il giorno, le Ford del “Capitano” marciano come orologi per poi disperdersi nel cuore della notte. Stesso discorso per Chris Buescher, splendido vincitore della Stage 1. Il texano della Roush Fenway sembra destinato a trionfare allegramente, ma una serie di restart infelici, ed il raffreddamento della pista, lo fanno precipitare in 19esima posizione.
Protagonista mancato, infine, è Denny Hamlin. Il veterano, vincitore qui un anno fa, è vittima di una penalità a 61 giri dalla fine, per aver infranto il limite di velocità in corsia box. Questa disattenzione lo obbliga ad una rimonta furibonda, conclusasi con l’undicesimo posto finale.
NASCAR 2020 Homestead: Hamlin fa tuoni e fulmini