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Do you speack Curling?

Il curling è un gioco tradizionale scozzese nato nel cinquecento. In quell’epoca, gli scozzesi facevano scivolare, grosse pietre sulla superficie gelata di stagni e distese d’acqua ghiacciata. Un film di Claudio Amendola “la mossa del pinguino” lo cita nel famosa scena del tiro della pentola sul pavimento del corridoio, con il minestrone caldo, che simula la pietra “stone”.

Pechino Giochi olimpici 2022 vincente “la mossa del pinguino”

Bella vittoria ieri al Centro Acquatico nazionale di Pechino, ma la domanda vera è: se ne parla oggi, ma domani? Un gioco bello, appassionante, ma con pochi tesserati viene praticato con risultati eccellenti, ma il seguito dov’è? Ancora pochi giovani partono con l’idea del Curling come sport per la loro carriera sportiva mentre il calcio, il tennis, il pattinaggio e altre attività non hanno nessuna difficoltà ad affermarsi. Vediamo di cosa si tratta.


Italia medaglia d’oro nel Curling a Pechino 2022

Cosè il Curling?

Innanzitutto, si pratica sul ghiaccio e la dinamica è simile a quella del gioco delle bocce. Ognuna delle due squadre ha a disposizione 8 blocchi di granito levigato che devono essere lanciati su una striscia di ghiaccio con l’obiettivo di avvicinarsi il più possibile ad un bersaglio disegnato sulla pista e riuscire a farli scivolare controllandone per quanto possibile la traiettoria e la gittata mediante lo spazzamento della superficie. L’obiettivo è di avvicinare più blocchi al centro-bersaglio rispetto alla squadra avversaria. Detto così sembra fumoso e piuttosto complicato, ma con un glossario specifico e qualche spiegazione tutto diventa subito chiaro.

Campo da Curling

Il campo da Curling è una pista ghiacciata lunga poco più di 45 m e larga poco meno di 5; è detto “rink”. La pista viene innaffiata in modo che le goccioline ghiacciate, “pebble”, formino una superficie irregolare simile ad una buccia d’arancia. La “casa”, o “house”, è il bersaglio da raggiungere sulla pista e si compone di cerchi concentrici che prendono il nome dal loro diametro: un cerchio blu, anello da 12 piedi, un cerchio bianco, da 8 piedi, e all’interno un cerchio rosso da 4 piedi, detto “button” o “tee”. Ce ne sono due, una per ogni estremità della pista. Sulla pista di ghiaccio sono segnate diverse linee:

  • Centerline, linea centrale che divide il campo longitudinalmente a metà;
  • Hackline, linea delle staffe (hack), perpendicolare alla linea centrale, determina le estremità della pista e su di essa sono posizionate le staffe, supporti o linee gommate, su cui i giocatori si danno la spinta per effettuare il tiro;
  • Teeline, perpendicolare alla linea centrale e posizionata a 12 piedi (3,66 m) dalla linea delle staffe; l’intersezione delle due linee determina la posizione del “button”;
  • Hogline (linea del maiale), perpendicolare alla linea centrale e posta a 33 piedi (10,05 m) dalla linea delle staffe, determina una zona tra la casa e la linea stessa detta “free-guard zone”;
  • Backline, perpendicolare alla linea centrale, delimita la parte posteriore della casa.

Attrezzatura da Curling

  • Scarpe per lo scivolamento e per il grip: ogni giocatore indossa una scarpa con una suola scivolosa e un’altra che fa presa sul ghiaccio, per permettere al giocatore di scivolare e mantenere allo stesso tempo stabilità.
  • Scopa da curling: lo strumento utilizzato dai giocatori per fare in modo che, con lo sfregamento, il ghiaccio si fonda, ottenendo una superficie più liscia che forma come un canale dove la pietra possa scorrere con meno attrito possibile. Anche la traiettoria può essere modificata in questo modo.
  • Stone: è la pietra di granito levigato di circa 20 kg che i giocatori lanciano sulla pista per cercare di andare a punti.
  • Measuring device (dispositivo di misurazione): un controllo strumentale che può essere richiesto ogni volta che i giocatori non sono d’accordo su quale pietra è più vicina al button.

Punteggi del Curling

  • End, mano: Un periodo di gioco, in cui ogni squadra si alterna per lanciare otto pietre, cinque nel doppio misto, con un’altra pietra già piazzata prima dell’end iniziale. Per ogni mano i punti che una squadra si aggiudica dipendono da quanti “stone” ad essa appartenenti sono più vicini al “tee” rispetto a quelli dell’avversario e vanno da almeno 1 ad un massimo di 8.
  • Hammer, martello: L’ultima pietra lanciata durante un end. Il martello viene sempre dato alla squadra che ha “perso” la mano precedente. Se c’è un end a vuoto o “mano nulla” (senza nessuna squadra che segna), il martello rimane alla squadra che lo aveva in precedenza, tranne nel doppio misto, dove un end in bianco cambia il possesso del martello.
  • Partita: Un incontro di curling è costituito da 8 o 10 end (a seconda del torneo), a meno che una squadra non si arrenda in anticipo o la partita vada agli extraend. Alle Olimpiadi, sia il torneo maschile che quello femminile hanno 10 end, mentre il doppio misto ne ha 8.
  • Punti: Una squadra segna punti per ciascuna delle sue pietre più vicine al button di qualsiasi pietra della squadra rivale, a conclusione di un “end”. La pietra deve essere nella casa o toccarla perché i punti vengano assegnati. Solo una squadra può segnare in un “end”. Alla fine della partita, tutti i punti vengono sommati per determinare il vincitore.
  • Rubare una mano: Quando una squadra si aggiudica un “end” in cui gli avversari erano in possesso del martello.

Curling un gioco di squadra

  • Curler: il giocatore
  • Lead: il giocatore che lancia le due prime stone di un “end”.
  • Fourth (quarto): il giocatore che lancia le ultime due stone di un “end – di solito lo skip.
  • Second (secondo): il giocatore che lancia la terza e la quarta stone di un “end”.
  • Skip: il “capitano” del team (suggerimento: non chiamatelo mai capitano, nel curling si chiama skip!). Di solito il responsabile della strategia, e generalmente gioca come quarto. Le squadre in gioco di solito prendono il nome dai suoi skip (per esempio: nel caso della nazionale maschile italiana: Team Retornaz, dal nome dello skip Joel Retornaz).
  • Third (terzo): il giocatore che lancia la quinta e la sesta stone di un “end”.
  • Vice-skip: il giocatore responsabile della strategia quando lo skip è al tiro. Il vice-skip di solito gioca come third.

Azioni di gioco, tipi di tiro nel curling

  • Conceding: quando la squadra si arrende e abbandona il gioco prima che si completino gli “end”.
  • Curl: la traiettoria curvata della stone sul ghiaccio provocata dalla rotazione ad essa impressa durante il lancio.
  • Draw o pointer: quando una pietra viene lanciata con l’intenzione di posizionarla dentro la casa.
  • Guardia: stone collocata davanti alla casa con l’obiettivo di impedire all’altra squadra di raggiungere il button o di proteggere una stone nei pressi del button.
  • Hard: Il modo con cui lo skip sollecita i suoi compagni a spazzare più forte e velocemente.
  • Rilascio o tiro: quando il giocatore lancia la pietra sulla pista.
  • Spazzare: l’uso della scopa per rendere la superficie più liscia, diminuendo l’attrito tra il ghiaccio e la pietra, e per regolare velocità e direzione del tiro.
  • Takeout o bocciata: tiro (e/o stone) con l’obiettivo di rimuovere dal gioco una o più stone.
  • Thinking time: come negli scacchi, il team ha bisogno di tempo per pensare alla strategia durante la partita. Negli incontri da 10 end, i giocatori hanno a disposizione 38 minuti totali (30, in partite con 8 end), conteggiati rigorosamente usando un cronometro.

Curiosità: la Scopa Rat Rink

La maggior parte delle scope da curling nei primi degli anni cinquanta erano fatte di saggina simili alle scope per i lavori domestici. Nel 1958 Marchessault Fern a Montreal  concentrò la saggina nel centro della scopa per giocare a curling. Questo tipo di scopa è stato indicato come “Blackjack” diventò molto popolare tra i giocatori di curling. La tecnica necessaria per utilizzare queste scope produce un suono assordante, senza contare il fatto che della saggina può staccarsi dalle scope e depositarsi sul ghiaccio. Attualmente alcuni giocatori utilizzano questo tipo di scopa per la scivolata, detta “sweeping” è molto raro.

I giovani della nicchia

Attesa una squadra nazionale vera, non un pugno di atleti impegnati al massimo. Giovani pronti ad attivarsi già in quest’anno verso le discipline meno inflazionate in Italia. Gli sponsor prestigiosi, prime pagine non solo per le gare di prestigio ma tutto l’anno questo è l’obbiettivo. Più iscritti praticano uno sport più possibilità c’è per quella nicchia di crescere nel tempo e prendere una fetta del mercato sportivo in modo stabile e duraturo.