Negli istanti finali di gara, Gabigol ribalta clamorosamente la partita a favore del Flamengo e batte il River Plate per 2-1. Per i carioca è la seconda affermazione nel massimo trofeo continentale sudamericano, dopo quella del 1981. Il brasiliano di proprietà dell’Inter ha siglato le proprie marcature al 89′ e al 92′.
Partita epocale per i rubronegro
Questa finale di Coppa Libertadores, come è accaduto nel 1999, con la finale di Champions League giocata a Barcellona tra Manchester Utd e Bayern Monaco, rimarrà per molto tempo impressa nella memoria del tifoso del pallone. Finali di questo tipo, possono capitare di vedersi una, due volte nella vita. All’inizio i pronostici erano tutti per la squadra carioca, ma dall’avvio della gara si è assistito a vedere un River Plate meglio organizzato, che ha saputo tenere a bada le tanto temute offensive dei rubronegro, dei vari Gabriel Barbosa, Bruno Enrique, Everton Ribeiro e De Ascarraeta.
Il capitano di ventura Jorge Jesus ha mandato in campo la stessa formazione delle due partite della semifinale contro il Gremio. In porta il pararigori ex Valencia, Diego Alves, con Rafinha e Felipe Luis sugli esterni (l’ex Bayern Monaco a dx e l’ex colchonero a sx) e al centro della difesa Pablo Marì e Rodrigo Caio. Poi nella mediana di centrocampo ha messo l’ex romanista Gerson accanto a Willian Arao. Per la fase offensiva, invece, ha schierato tutte e quattro le stelle del club: Everton Ribeiro, l’uruguaiano De Ascarraeta, Bruno Enrique e Gabigol. A sua volta l’argentino, campione in carica, Gallardo, contrappone anche lui il suo 4-4-2, anche se più bilanciato, con Armani in porta; Moniel, Lucas Martinez, Pinola e Casco, in difesa. Poi a centrocampo mette l’equilibratore Enzo Perez vicino al guastatore Palacios, con le ali Ignacio Fernandez e De la Cruz a creare gioco, dietro le punte Matias Suarez e Santos Borré.
La memorabile vittoria della squadra di Jorge Jesus
Dopo i primi minuti di gioco si intuisce che per l’attacco del Flamengo sarà una giornata dura. Gallardo riesce ad arginare ogni tentativo di ripartenza dei carioca. Al 14′ Santos Borré, porta inaspettatamente in vantaggio il River Plate, con un bel piattone destro dal centro dell’area di rigore. Qualche momento dopo, 37′, sono ancora i Millonarios ad andare vicino alla rete: Palacios con un gran bel tiro, sfiora di un soffio la porta difesa da Diego Alves.
Nella ripresa, per controbattere gli attacchi dei rubronegro, sale in cattedra il nazionale argentino Armani, che compie una super parata su un tiro ravvicinato di Everton Ribeiro. Jorge Jesus non bada a difendersi, al 66′ manda in campo l’offensivo Diego per Gerson. Gabigol però non sembra essere in giornata. A lui non gli arriva un pallone, anche se lui fa poco o nulla per andare a cercarseli. Con il Flamengo tutto in avanti, il River trova ampi spazi e sembrano proprio loro i predestinati a trovare la via gol, più che gli attaccanti in maglia rubronegra. Pratto, entrato per Borré, ha più di un’occasione per trovare la rete del raddoppio, ma l’ex attaccante del Genoa, non riesce mai ad essere abbastanza freddo, per congelare la partita con la rete del raddoppio. A meno di quattro minuti dal termine, il portoghese Jorge Jesus compie l’ultimo tentativo disperato, toglie anche l’altro centrale di centrocampo Willian Arao e spedisce in campo Vitinho. Ma per il Flamengo non sembra cambiare nulla. A Gabigol non arriva un pallone che sia uno, per calciare verso la porta di Armani. Fino a che non avviene il miracolo. 89′: il centravanti appoggia in rete un passaggio di De Ascarraeta. 92′: Gabigol vince le resistenze dei difensori del River e da una dozzina di metri fa partire un missile che buca Armani. 2-1. Taça che prende la direzione di Rio de Janeiro.
Gabigol, l’uomo della partita
In Italia lo avevamo quasi deriso. Per tutti Gabriel Barbosa, meglio conosciuto come Gabigol, era stato quel cosiddetto “pacco” che l’Inter aveva preso un paio di anni fa. Su di lui si è fatto molta ironia. Alla società nerazzurra era costato quasi 30 milioni di euro e le battute sul suo conto non erano certo mancate. Nella sua esperienza italiana, Gabigol ha disputato nove gare, segnando un solo gol al Bologna. Ma di queste nove apparizioni, in maglia nerazzurra, in pochi ricorderanno qualcosa di lui. Per tutti era stato un vero bidone, l’ennesimo colpo a vuoto di una Società che era allo sbando di idee. Ora, in questo 2019, Gabriel Barbosa ha fatto 40 gol e 14 assist, frantumando record di gente come Zico e Adriano. Di lui adesso parla anche il gossip, avendo trovato la stabilità sentimentale con la sorella di Neymar.
Per il Flamengo ora si prospetta la sfida con il Liverpool
Dopo questa finale della Coppa Libertadores, giocata per la prima volta in una partita unica, allo stadio monumentale di Lima (si sarebbe dovuto giocare a Santiago del Cile), per il Flamengo si aprono le partite del Mondiale per Club. Il probabile avversario per il Fla, potrebbe essere quel Liverpool, che proprio 38 anni fa aveva incontrato e battuto a Tokyo per 3-0. In quella squadra rubronegro giocavano assi che hanno fatto la Storia del Calcio come Zico, Junior, Leandro, Mozer… In quella finale segnarono Nunes (una doppietta) e Adilio, ma il galinho Zico, con Junior, furono assoluti protagonisti di quella finale disputata allo stadio nipponico di Tokyo. La finale tra la due squadre, si potrebbe ripetere tra meno di un mese in Qatar, quando il 22 dicembre allo stadio di Doha ci sarà l’epilogo finale del Mondiale per Club 2019.
FLAMENGO-RIVER PLATE 2-1
Marcatori: 14′ Santos Borré (RP), 89′ e 90’+2′ Gabigol (F).
FLAMENGO (4-4-2): Diego Alves; Rafinha, Rodrigo Caio, Pablo Marí, Filipe Luis; Everton Ribeiro, Gerson (66′ Diego), Willian Arao (86′ Vitinho), De Arrascaeta; Bruno Henrique, Gabriel Barbosa. Allenatore: Jorge Jesus.
RIVER PLATE (4-4-2): Armani; Montiel, Martinez Quarta, Pinola, Casco (77′ Diaz); Fernandez (69′ Alvarez), Perez, Palacios, De la Cruz; Suarez, Santos Borré (75′ Pratto). Allenatore: Marcelo Gallardo.
Arbitro: Tobar Vargas (Cile).
Ammoniti: Casco (RP), Suarez (RP) e Perez (RP) per gioco scorretto.
Espulsi: 93′ Palacios (RP) per gioco scorretto, 93′ Gabriel Barbosa (F) per proteste.
Note: spettatori 70 mila.
Tiri in porta: 4-2. Tiri fuori: 2-8.
Angoli: 2-3
Recuperi: 3′ (p.t.), 4′ (s.t.).