Nel bel mezzo della festa mondiale dell’Arctic Rally, il paddock del WRC è stato scosso da una tragica notizia. E’ morto Hannu Mikkola, l’indimenticato e leggendario campione del mondo, protagonista dell’età dell’oro della specialità e delle celeberrime Gruppo B. Il prossimo maggio avrebbe compiuto 79 anni. Mikkola ci ha lasciato a causa di un tumore, contro cui stava lottando da molto tempo. A dare la notizia è uno dei suoi figli, Vesa Mikkola, attraverso il suo profilo Twitter.
Arctic Rally Finland, prima tappa nel segno delle Hyundai
Chi era Hannu Mikkola?
Laureato in ingegneria, Mikkola iniziò a bazzicare nel mondo dei rally all’inizio degli anni 60. La sua prima gara internazionale fu il Rally di Montecarlo del 1967, quando Cesare Fiorio lo assunse una tantum nella squadra ufficiale Lancia. Era settimo assoluto prima di essere squalificato per…aver smarrito la tabella di marcia! La specialità di Hannu era però il 1000 Laghi, il rally di casa. Egli detiene il record di successi tra i velocissimi sterrati nei pressi di Jyväskylä, ben sette. Un record che è stato eguagliato dal campione del mondo, anch’egli finlandese, Marcus Gronholm.
Dopo il titolo nazionale, negli anni 70 s’impegnò a tempo pieno nel mondiale, correndo per Toyota, Fiat e soprattutto Ford. Nel 1979 arrivò vicino a conquistare il primo mondiale piloti, venendo battuto per appena un punto dalla leggenda svedese Bjorn Waldegaard. Rimase fedele all’Ovale Blu fino al 1980, dove finì secondo dietro a Walter Rohrl. Nello stesso anno si avvicinò ad Audi, per la quale curò lo sviluppo della leggendaria Quattro. Con la vettura tedesca a cinque cilindri e trazione integrale Hannu conquistò il suo primo ed unico titolo mondiale, nel 1983, sconfiggendo lo squadrone Lancia con le 037. Proseguì nel mondiale fino al 1993, disputando 123 gare e vincendone 18. Il suo navigatore era Arne Hertz ad eccezione del Rally de Marocco del 1975, quando a leggergli le note fu l’attuale presidente FIA, Jean Todt.