L’Eredivisie, il massimo campionato olandese, è pronto a riaprire gli stadi ai tifosi da settembre ma con l’introduzione di regole ben precise. Tra queste, il divieto di urlare o di innalzare cori a sostegno della propria squadra. Ricordiamo che il torneo è stato il primo ad essere sospeso definitivamente in seguito all’emergenza coronavirus. La Federazione ha poi deciso che non sarebbe stato assegnato il titolo di campione nazionale all’Ajax che, però, potrà partecipare alla prossima Champions League senza passare dai preliminari. Al contempo sono state bloccate le retrocessioni. Adesso, la competizione calcistica dei Paesi Bassi potrebbe essere la prima a dare il via libera alla presenza del pubblico sugli spalti.
Olanda: cala il sipario sul campionato ma il titolo non viene assegnato
Il De Telegraaf ha diffuso per primo la notizia. Il quotidiano olandese ha riportato che l’intenzione è quella di avere nuovamente le partite a porte aperte in Eredivisie dal 12 settembre, data nella quale avrà inizio la stagione 2020/2021. Ovviamente non sarà tutto come prima dello scoppio della pandemia da Covid-19. Infatti i tifosi dovranno rispettare delle regole fondamentali (prima fra tutte il distanziamento sociale) e si prevede che la capienza massima degli stadi possa essere del 30%.
Sull’argomento è intervenuto il premier olandese Mark Rutte. Durante una conferenza stampa ha confermato che l’intenzione è quella di riammettere i sostenitori negli stadi durante le sfide di campionato. Sarà necessario rispettare la distanza tra una persona e l’altra di circa un metro e mezzo e soprattutto sarà vietato intonare cori o alzare la voce, mentre si potrà applaudire o fischiare. Il Primo Ministro ha spiegato che se dovesse esserci qualche canto durante le sfide, interverrebbe con l’immediata chiusura degli impianti sportivi. Ha ricordato: «Se urli o canti rumorosamente, le possibilità di diffusione del virus sono molto alte».
Eredivisie a porte aperte da settembre: anche la nazionale olandese potrebbe avere i tifosi allo stadio
Dunque, dal 12 settembre in Eredivisie sarà possibile assistere a partite di calcio con gli stadi parzialmente riaperti. La capienza sarà ridotta per garantire il rispetto delle distanze, e i tifosi dovranno rispettare il più assoluto silenzio. Quasi come se fossero al teatro, potranno applaudire per manifestare il proprio apprezzamento, oppure fischiare per palesare il loro dissenso. Ma nient’altro.
A questo punto, in attesa del disco verde dal governo guidato dal Primo Ministro Rutte, non si esclude che le prime sfide a porte aperte possano essere quelle della nazionale olandese. La selezione orange guidata da Koeman, infatti, è attesa il 4 e 7 settembre dai primi due match della Nations League. La gara d’esordio sarà contro la Polonia, mentre successivamente ci sarà l’incontro con l’Italia. Quindi gli azzurri di Mancini potrebbero ritrovarsi ad affrontare l’Olanda con il pubblico sugli spalti per la prima volta dopo i lunghi mesi di chiusura per l’emergenza sanitaria.