Le scuderie regine della Formula Uno sono in difficoltà? È facile pensarlo, dopo le voci che abbiamo sentito in questi giorni. Dopo la Red Bull, anche la Mercedes avrebbe fallito uno dei severissimi crash test necessari per l’omologazione in F1. La W13, sigla della monoposto 2022, avrebbe mancato la prova degli urti laterali, a differenza dei campioni del mondo che hanno steccato nell’impatto frontale. A Brackley stanno correndo ai ripari, ma questo comporterà dei ritardi sulla tabella di marcia.
Mercedes F1: perché ha fallito il crash test?
La scuderia della Stella ha mandato in sede di verifica una scocca con una soluzione delle pance laterali estrema, vantaggiosa per l’efficienza aerodinamica. Non conosciamo i dettagli di questa soluzione, ma qualunque fosse, non è risultata sufficiente per superare la prova. Di conseguenza, il team non ha ancora ottenuto l’omologazione della monoposto 2022, quando manca un mese ai test collettivi a Barcellona. Ma niente paura: James Allison e la sua squadra d’ingegneri hanno già il piano B. Per la zona laterale avevano già progettato una seconda configurazione, più tradizionale, da far omologare. Quindi non ci sono grossi problemi. Ma questo comporterà comunque dei ritardi sulla tabella di marcia, perché le parti vanno prodotte, preparate e spedite, e questo richiede tempo. Non è il massimo della vita, ma l’aspetto positivo è che i rivali della Red Bull sono sulla stessa barca. E in questa situazione, la Ferrari, forse, se la ride. La Rossa ha già omologato da tempo il suo telaio, superando i crash test al primo colpo. Che il Cavallino sia messo meglio rispetto alle dominatrici della passata stagione? Oppure a Maranello non hanno osato abbastanza con il progetto 674? C’è un solo modo per scoprirlo: vedere le monoposto in pista. Tra un mese e mezzo, avremo qualche risposta in più.
Red Bull ha fallito il crash test: allarme rosso?
Immagine in evidenza di Mercedes AMG Formula One Team, per gentile concessione