Lo spagnolo, arrivato a Londra grazie ad una wild-card, vince il torneo più antico al mondo per la seconda volta in tre anni.
Il torneo di tennis più antico al mondo non poteva che premiare il giocatore più anziano del tabellone: Feliciano Lopez trionfa ai Fever-Tree Championship battendo in finale Gilles Simon.
Quella di quest’anno è stata un’edizione particolare dell’ATP 500 del Queen’s, che verrà ricordata a lungo.
La copertina è ovviamente tutta per Feliciano Lopez. Lo spagnolo, precipitato al numero 113 della classifica mondiale, arriva a Londra grazie ad una wild-card. 14 anni di ininterrotto sono valsi a Feliciano l’invito da parte dell’organizzazione.
Nonostante la classifica deficitaria e l’età che avanza – 38 anni il prossimo settembre – vederlo giocare sull’erba è sempre un piacere per gli occhi, con quel back di rovescio e quella caparbietà sotto rete che hanno fatto scuola nel corso degli anni.
Su questa superficie Feliciano Lopez si trova che è una bellezza, non a caso ha incantato per tutto il corso della settimana. Infatti l’innata classe non è cambiata nel tempo, e un assaggio delle sue doti lo hanno avuto i malcapitati Shapovalov, Raonic e Auger-Aliassime.
Infatti il buon Feliciano Lopez, in una manciata di giorni, ha disintegrato le belle speranze del tennis canadese, annichilendo tutti i suoi giovani tennisti.
Feli è uno dei giocatori più amati del circuito, non solo per lo spettacolare gioco che per certi versi ricorda quello di Roger Federer, ma soprattutto per la grande umanità dimostrata in questi anni di attività.
Ci sentiamo di coronare quindi Lopez – non ce ne voglia il Re Federer – come uomo copertina di questa settimana di tennis. Proprio la vittoria del fenomeno di Basilea ad Halle non gli ha permesso di essere il più anziano di sempre a vincere un torneo ATP.
Ma poco importa, perché a quanto pare, a Feliciano interessa più il presente che il futuro.
La finale del Queen’s è stata poi di una bellezza senza eguali: il tutto non solo per merito di Feliciano Lopez, ma anche dello sconfitto, il francese Gilles Simon. La finale più anziana di sempre in uno circoli storici del grande tennis.
Su un campo centrale lento e stranamente caldo, Lopez si è imposto dopo la solita battaglia che caratterizza l’ultimo atto del Queen’s, imponendosi in tre set con il punteggio di 6-2, 6-7(4), 7-6(2).
3 ore di grande tennis, un vero e proprio must da queste parti, mentre per Feliciano si tratta di una sorta di dejavù. Anche nella sua ultima vittoria ai Fever-Tree Championship, la finale si era conclusa con la vittoria su Cilic in tre set.
In realtà il primo set non preannunciava una finale scoppiettante: Lopez breakka in successione Simon e conquista il parziale per 6-2.
Successivamente, la stanchezza e l’inesorabile crescita dell’avversario, complicano i piani dello spagnolo.
Intelligentemente, Lopez sapeva che il gioco d’attacco alla lunga non avrebbe portato frutti – soprattutto dal punto di vista fisico – quindi ha iniziato ad alternare back in rovescio e serve&volley.
Con una massiccia presenza sulla riga di fondo, Feliciano è riuscito ad attutire il gioco di Simon, pasticciando però con la volée. L’occasione sciupata ad un passo dalla vittoria fa entrare in fiducia il transalpino, che rimette in parità l’inerzia del match vincendo il tie-break per 7-4.
La dea bendata del tennis sembra schierarsi senza scrupoli dalla parte di Gilles, che riesce ad uscire da qualche situazione intricata grazie al nastro.
Feliciano Lopez vede scendere a picco le energie verso la casella ‘riserva’, quindi si affida esclusivamente all’accurato servizio.
Il destino però sembra voglia regalargli un’altra chance: championship point che però viene annullato da Simon.
L’epilogo di una finale giocata benissimo da ambo le parti non poteva che spettare alla lotteria del tie-break.
Nel momento decisivo però Simon sembra aver esaurito il credito con la fortuna e le energie. Le tante ore in campo iniziano a farsi sentire sulle gambe del numero 25 al mondo, che spiana la strada a Feliciano sul 2-3 con un doppio fallo.
Il servizio del francese – in realtà mai impeccabile durante il torneo – lo abbandona nuovamente, e Feliciano Lopez con uno strepitoso passante e due ottime prime vince l’ATP 500 del Queen’s grazie al decisivo 7 a 2 al tie-break del terzo set.
Lo spagnolo concede uno storico bis in questo torneo dopo la vittoria nel 2017. A sorridere è anche la classifica ATP, che vede ora ‘Deliciano‘ tornare tra i primi 60 al mondo.
Una settimana al Queen’s Club che Feliciano Lopez farà fatica a dimenticare. Infatti oltre che la felicità a riveder ancora vivo il suo tennis, è arrivata anche la vittoria nel torneo di doppio, in coppia con il rientrante Andy Murray.
9 ore in campo in appena due giorni, segno anche di rispetto per il celebre collega di doppio, che non poteva festeggiare in maniera migliore il suo rientro dopo il terribile infortunio.
I tratti storici per questa impresa di Feliciano Lopez sono dati anche dal fatto che fosse una wild-card: da Sampras nel 1999 mai nessuno aveva vinto un torneo sfruttando lo speciale invito dell’organizzazione.
Ciliegina sulla torta di questo speciale week end – forse la più lieta – l’annuncio di un nuovo matrimonio durante la premiazione.
Questa settimana di tennis ci ha lasciato che su erba ci sono pochissime gerarchie. La riscossa dei ‘ragazzi dell’81‘ ne è la conferma, anche se questi si chiamano Roger Federer e Feliciano Lopez.
A Wimbledon l’età sarà veramente solo un numero. Ne vedremo delle belle.
Risultati:
[W.C.] F. Lopez b. G. Simon 6-2, 6-7(4), 7-6(2)
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