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Ferrari: il 2022 potrebbe aprire o chiudere un ciclo

Per la Ferrari il 2022 deve rappresentare l’anno della rinascita della scuderia italiana. Tuttavia, un fallimento potrebbe aprire nuovi scenari per il team del Cavallino.

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Ferrari: cosa aspettarsi dal 2022?

Dopo una stagione conclusa al terzo posto nel campionato costruttori, la Ferrari si appresta ad iniziare il nuovo campionato di Formula Uno. Il tanto atteso 2022 è finalmente giunto e la speranza dei tifosi cresce sempre più. Come spesso dichiarato dal team principal Mattia Binotto, la stagione 2022 dovrebbe presentare la rinascita del Cavallino, assente da due stagioni dalla lotta per il titolo piloti e costruttori. Il nuovo motore è in lavorazione da ormai due anni e le aspettative per il lavoro degli uomini Ferrari sono alte. Intervistato da Auto Motor und Sport, Laurent Mekies, racing director del team, ha parlato così del progetto 2022. Queste le sue parole: “Non abbiamo idea di dove ci troviamo rispetto agli altri. Non c’è alcun riferimento all’inizio. La perdita di tempo sul giro rispetto all’anno scorso è stata enorme e ne abbiamo recuperato molto, però nessuno sa se è abbastanza. A Barcellona metteremo la macchina in pista e speriamo che faccia quello che le simulazioni e la galleria del vento promettono“. Dichiarazioni che dunque rimandano il giudizio sulla vettura ai test di Barcellona previsti dal 23 al 25 febbraio per poi spostarsi in Bahrain dal 10 al 12 marzo. La nuova stagione potrebbe dunque rivedere la vettura di Maranello battagliare per le prime posizioni e magari riconquistare un titolo mondiale che manca dal 2008. L’obbligo è quelli di provarci, ovviamente avendo a disposizione una vettura all’altezza che è sempre mancata almeno nelle ultime due stagioni. Ma cosa accadrebbe se anche il 2022 si rivelasse un anno di transizione o peggio?

Binotto si gioca tutto?

Non è da escludere un addio da parte di Mattia Binotto come team principal della scuderia. La vettura infatti porta con sè molte aspettative, aspettative che i tifosi sperano siano concrete. Tuttavia è innegabile la sensazione di scetticismo dopo due annate senza gloria per la Ferrari, costretta ad assistere impotente alla lotta tra Red Bull e Mercedes, al dominio di Lewis Hamilton prima e alla vittoria di Verstappen poi. Un fallimento rischierebbe anche di allontanare Charles Leclerc dalla scuderia. Il monegasco è uno dei piloti migliori del circus, un patrimonio da custodire per il team di Maranello. Ecco perché l’ennesimo anno di transizione potrebbe far scaturire nel pilota ex Alfa Romeo la voglia di cambiare aria. Secondo James Key, direttore tecnico della McLaren, l’inizio di stagione sarà difficile per tutte le scuderie e i problemi saranno risolti entro il 2023. Il tempo però non è un alleato su cui la Ferrari può contare. Ecco perché il 2022 può rappresentare l’inizio di un ciclo o la conclusione di un progetto fallimentare.

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