Il nuovo CEO della Ferrari sarà Benedetto Vigna. L’attuale presidente di STMicroelectronis, Analog, MEMS and Sensour Group prenderà l’incarico lasciato vacante da Camilleri a fine 2020.
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Ferrari: Vigna condurrà la scuderia verso l’elettrico?
Il 1° settembre 2021, Benedetto Vigna diventerà ufficialmente il nuovo CEO della Ferrari. La scuderia italiana dunque tornerà ad aver un amministratore delegato dopo le dimissioni di Camilleri avvenute nel 2020. Il presidente Elkan, ha impiegato circa sei mesi per trovare una figura che rispecchi a pieno la sua visione della Ferrari. Tra i candidati spiccava la figura di Andrea Agnelli che però resterà saldamente al timone della Juventus.
Ma cosa significa la nomina di Vigna come nuovo CEO della Ferrari? La carriera di Vigna ci fa subito comprendere che, come Camilleri, non sarà un dirigente devoto alla pista ma più propenso alle questioni finanziarie della scuderia. Il lavoro di Camilleri era stato criticato dal punto di vista sportivo ma non in campo finanziario. Dunque Vigna avrà il compito di continuare l’opera di espansione del marchio Ferrari senza contribuire o dare particolare importanza ai risultati in pista. Una filosofia che non può far piacere ai tifosi, stanchi di guardare gli altri vincere da ormai tredici anni. La Ferrari dunque non è più una scuderia ma un’azienda che punta a crescere finanziariamente esportando il suo marchio nel suo mondo e soprattutto aumentando i suoi ricavi.
Inoltre, la nomina di Vigna potrebbe condurre la Ferrari ad un decisivo passo verso l’elettrico dato il curriculum del prossimo CEO. Non è utopistico pensare la scuderia possa abbandonare la Formula Uno dopo il 2025 (anno in cui terminerà il patto della Concordia). Il tal caso si creerebbe un epocale scisma col passato facendo rivoltare Enzo Ferrari nella tomba perché bisogna sempre ricordare che la Ferrari è nata come scuderia per mostrare al mondo l’eccellenza dell’industria italiana e non come una fonte di guadagni aziendale.
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