Vince la squadra favorita, quella con più esperienza in questo tipo di partite Il mondiale femminile termina come quattro anni fa, con gli Stati Uniti che alzano la Coppa. Le statunitensi battono l’Olanda e si riconfermano campionesse mondiali, per il secondo mondiale consecutivo.
La squadra di Ellis non riesce a sbloccare la partita nei primi minuti, come ha fatto nelle altre gare a eliminazione diretta. Tuttavia, le americane continuano a spingere e, nella ripresa, trovano il vantaggio con Rapinoe e, poco dopo, il raddoppio di Lavelle. A questo punto, le statunitensi gestiscono il risultato, con molta esperienza e tranquillità.
L’Olanda riesce nell’intento di non far sbloccare subito la partita alle avversarie. Però, quando gli States alzano il ritmo e il pressing, le Orange restano chiuse in difesa. Nella ripresa, l’episodio del rigore mette la partita in salita per le campionesse d’europa, che non trovano la reazione e subiscono anche il 2-0. Gran prova dell’estremo difensore Van Veenendaal, che tiene le olandesi in partita, con le sue parate.
FORMAZIONI
STATI UNITI 4-3-3
Naeher
Dunn, Sauerbrunn, Dahlkemper, O’Hara
Mewis, Ertz, Lavelle
Rapinoe, Morgan, Heath
All. Ellis
A disposizione: Harris, Davidson, Press, McDonald, Horan, Krieger, Sonnett, Long, Pugh, Franch, Lloyd, Brian
OLANDA 4-3-3
Van Veenendaal
Dekker, Bloodworth,Van der Gragt, Van Lunteren
Van De Donk, Spitse, Groenen
Martens, Miedema, Beerensteyn
All. Wiegman
A disposizione: Geurts, Kerkdijk, Kaagman, Van de Sanden, Jansen, Kop, Van Es, Roord, Van Dongen, Pelova, Van der Most, Jansen
PRIMO TEMPO
La partita rimane bloccata, per i primi 15 minuti. Al 16′, su schema da calcio d’angolo, arriva il primo tiro della gara. Lavelle riceve in area, salta un difensore e, da posizione defilata, prova un tiro cross, che viene bloccato dal portiere olandese. Le Orange hanno limitato l’attacco statunitense, che in questo mondiale ha spesso segnato nei primi minuti, portando il match a loro favore. Al 25′, Beerensteyn, velocissima, si lancia su una buona verticalizzazione dal centrocampo. Sceglie bene il tempo dell’uscita Naeher, che rinvia il pallone, prima che arrivi l’attaccante olandese. Rispondono gli USA, ancora da corner. La palla arriva su Ertz, che prova il colpo di tacco, respinto dalla difesa. La numero 8 si avventa sulla respinta e calcia in girata, un tiro potente che Van Veenendaal respinge prontamente. La palla rimane buona per O’Hara, che calcia sopra la traversa. Al 37′ arriva un altro pericolo degli States. La difesa olandese respinge un altro corner americano. La palla arriva a Rapinoe, che mette il contro cross, su cui arriva Mewis, che anticipa le marcatrici avversarie. Para Van Veenendaal, ma l’azione non finisce. La palla torna a Rapinoe, che mette di nuovo in mezzo. Questa volta colpisce Morgan, che trova ancora l’opposizione del portiere avversario.
Premono gli USA in cerca del vantaggio. Morgan riceve, al limite, da Ertz, e si gira con un movimento repentino, per poi andare al tiro. La conclusione, diretta verso il primo palo, viene respinta in angolo dall’estremo difensore olandese.
SECONDO TEMPO
La ripresa, nei primi minuti, rimane bloccata come l’avvio del primo tempo. Al 59′ la direttrice di gara viene chiamata al VAR, per un possibile fallo, in area di rigore, su Alex Morgan. Dopo il check, l’arbitro assegna il penalty agli USAe ammonisce Van der Gragt. Dagli undici metri va Rapinoe che, freddissima, spiazza Van Venendaal e manda in vantaggio gli States.
Al 69′, con l’Olanda in affanno, arriva il raddoppio degli USA. Lavelle riceve da Dunn e punta le centrali avversarie, per poi arrivare al limite, mettersi il pallone sul sinistro e calciare a rete. Van Veenendaal non arriva sul preciso diagonale della numero 16.
Spingono ancora gli States, che sfiorano il 3-0 con Heath. L’esterno statunitense scivola, sul dribbling a rientrare e perde la sfera. Ci prova anche Morgan poco dopo, ma si allunga troppo il pallone sull’ultimo tocco. La sfera viene bloccata dall’estremo difensore Orange. Le olandesi passano alla difesa a tre e gli spazi, in avanti, aumentano per le statunitensi. Al 74′ Dunn calcia da posizione ravvicinata, trovando la parata di Van Veenendaal, che tiene ancora in partita l’Olanda.
Al 79′ arriva il sussulto dell’Olanda, su punizione, con la specialista Spitze, che sfiora il palo. Le Orange non riescono a trovare l’affondo giusto per riaprire il match e gli States gestiscono il vantaggio, fino alla vittoria finale.
MARCATORI: 61′ Rapinoe, 69′ Lavelle
SOSTITUZIONI
STATI UNITI: Krieger per O’Hara, 78′ Press per Rapinoe, 87′ Lloyd per Heath
OLANDA: 70′ Roord per Martens, 73′ Van de Sanden per Dekker
AMMONIZIONI
STATI UNITI: Dahlkemper
OLANDA: Spitze, Van der Gragt