Il cambio di panchina con Prandelli e il conseguente passaggio di modulo hanno messo in luce una grave carenza riguardo al rapporto Fiorentina-attacco.
Fiorentina-attacco: reparto corto?
La Fiorentina aveva iniziato il suo percorso con Giuseppe Iachini. Il mercato della squadra viola si era fondato sull’acquisto di elementi compatibili con il modulo del tecnico. Poi è arrivato l’esonero per Iachini e il ritorno di Cesare Prandelli. Il tecnico ha avuto due turni di prova per testare un possibile 4-3-3, ma alla fine ci si è resi conto che questa squadra non può sopportare tale modulo. Le difficoltà di Kouamè, relegato sull’esterno ed isolato, e la condizione non brillante di Callejon hanno spinto il tecnico ad adottare un 3-4-2-1. La squadra è sembrata più stabile, ma il problema resta ed è evidente: mancanza di alternative. Fermo restando che la punta sarà Vlahovic e che Ribery sarà titolarissimo, la Fiorentina necessita comunque di almeno una o due aggiunte in un reparto, al momento, povero di alternative.
Chi parte e chi potrebbe arrivare
La Viola conta cinque giocatori offensivi: Vlahovic, Ribery, Callejon, Cutrone e Kouamè. Di questi cinque solo in due hanno dato risposte positive, ovvero i primi due dell’elenco. Risposte che comunque sono arrivate in una fase già avanzata del campionato, dato che il serbo è andato in rete per tre gare di fila e il francese ha ridato segnali di risveglio. Callejon, complice una tenuta fisica non brillante, ha deluso. Stesso discorso per Cutrone e Kouamè. Dunque la Fiorentina interverrà sia in entrata che in uscita per risolvere i problemi legati al reparto offensivo. Cutrone e Kouamè lasceranno la Fiorentina molto probabilmente. Si penserà di riportare all’ovile Sottil, visto le buone prestazioni al Cagliari. Scamacca è il profilo preferito, dato che ha caratteristiche simili a Vlahovic. Caicedo resta nella lista dei desideri, ma la trattativa potrebbe andare in porto con l’inserimento di Biraghi. Resiste la candidatura di Piatek.