La Formula E finalmente torna a correre sulle strade del Principato di Monaco in occasione dell’E-Prix. Il weekend di gara su Sport mediaset.it e Sky è gustoso. Dopo un doppio appuntamento a Roma, la Formula E ritorna tra le pittoresche strade di Monaco per il round n.6 del Campionato Mondiale. La gara elettrica E-Prix di si disputa sullo storico tracciato di Montecarlo, che ha fatto la storia dalla F1. Pur disputandosi su un tracciato che non permette molti colpi di scena, nel 2021 ci sono stati ben 28 sorpassi. Il team monegasco Rokit Venturi Racing spera di ripristinare la sua bella forma nella gara di casa a Monaco. Fino all’appuntamento italiano a Roma, il caposquadra Edoardo Mortara era il leader della classifica dopo un buon inizio di stagione, ora è quarto in classifica. Venturi cercherà di assicurarsi almeno un podio contando sull’esperienza al volante dei suoi piloti, Mortara e il compagno di squadra ed ex campione Lucas Grassi. In passato, il Principato è stato molto proficuo per la sua squadra di casa, con Nick Heidfeld e Stephane Sarrazin che hanno ottenuto anche un bel risultato.
Il circuito di Montecarlo
Il noto e pittoresco circuito è un tracciato cittadino non permanente, su cui si svolgeranno non solo le gare di Formula E ma anche quelle di Formula 2 e della Porsche Supercup. Il circuito, unico nel suo genere, è un ponte ideale tra le gare attuali e quelle storiche del passato. Monaco riporta alla mente i vecchi Gran Premi, dove il rischio e l’abilità dei piloti erano in primissimo piano e non la macchina e la sua gestione elettronica come caratteristica saliente. Ricavato utilizzando le strade del centro cittadino, nella sua lunga storia su questo circuito sono state scritte pagine memorabili e altrettante drammatiche.
3 km di storia da percorrere col fiato sospeso
Il tracciato ha una lunghezza base di 3 km, le modifiche apportate negli anni non ne hanno mai intaccato il disegno originario. Si avvolge come un serpente fra gli edifici del centro cittadino di Monte Carlo. Dopo la partenza si affronta una curva a destra detta Sainte Dévote, vicina alla chiesa dedicata alla patrona di Monte Carlo. Da qui parte un piccolo tratto panoramico in salita, il Beau Rivage. Dopo la curva a sinistra Massenet, le vetture affrontano la curva del Casinò per poi giungere alla curva del Mirabeau Haute e al successivo e strettissimo tornantino del Grand Hotel Hairpin anche noto come Fairmont, Loews o della Vecchia Stazione. È la curva più stretta e lenta dell’intero mondiale di Formula Uno. I piloti arrivano a ruotare il volante verso sinistra per più di 180 gradi, una svolta davvero estrema. Seguono poi le due curve a destra del Mirabeau Bas e del Portier, che portano le vetture ad imboccare il velocissimo curvone coperto del Tunnel, alla cui uscita segue un breve rettilineo in falsopiano che termina con la Nouvelle Chicane.
Verso il traguardo, senza sbagliare un colpo
Qui le monoposto affronteranno un triplo cambio di direzione a 90º sinistra-destra-sinistra. Il tratto di pista che segue si sviluppa attorno alla famosa darsena del Principato, che ricorderete per le vecchie cartoline in bianco e nero che non potevano mancare al ritorno a casa in ogni viaggio degli anni ‘80. Una bella piega a sinistra e si arriva alla curva del Tabaccaio, dove una volta c’era la bella insegna Sali e tabacchi. Quest’ultima s’immette su due chicane consecutive di Louis Chirone delle Piscine, davanti all’immenso complesso natatorio monegasco. Il tracciato entra poi nella sua parte finale. Le vetture vanno verso il tornantino della Rascasse e la curva finale a destra Antony Noghes dedicata al commerciante di tabacco che organizzò le prime edizioni del “Rally di Monte Carlo e del Gran Premio di Monaco”. Da qui ci si reimmette sul rettilineo di partenza.
È un percorso per fuoriclasse
Belle pieghe insidiose e sede stradale decisamente strettina fanno del circuito di Montecarlo una perla rara. Il fondo asfaltato è irregolare, con la presenza dei tombini, che durante le gare vengono saldati. La complessità del tracciato obbliga i piloti alla massima attenzione. Monaco ha sempre raccolto i migliori piloti di sempre. il pilota col maggior numero di successi per Ayrton Senna , ha vinto sei volte dal 89 al 93. Agli esordi si mise in luce nel mondo della F1 proprio in una gara su questo circuito, nell’edizione del 1984. In una giornata caratterizzata da un vero e proprio diluvio, si rese capace di una incredibile rimonta su Alain Prost a bordo della sua modesta Toleman. La storica rimonta fu bloccata dalla sospensione della gara per la pioggia. Il record assoluto del circuito è il tempo di 1’10″166, stabilito da Lewis Hamilton su Mercedes nelle qualifiche del Gran Premio di Monaco 2019. Ma questo week-end lasceremo da parte il frastuono dei motori a combustione interna e sulle storiche strade del Principato sarà di scena l’elettrizzante sibilo dei motori elettrici. Per la Formula E il record in gara da battere è di 1’31”118 stabilito da Mitch Evans su Jaguar nell’edizione del 2021.