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Gardner ad un passo dalla KTM, Petrucci a rischio

La KTM Tech 3 è una poltrona per tre: Gardner, Petrucci e Lecuona. E come nel gioco della sedia, uno di questi tre potrebbe restare in piedi, o per meglio dire, a piedi. Il ternano ex Ducati aveva trovato casa presso la casa di Mattinghofen, ma le cose non stanno andando come sperava. La pioggia di Le Mans ha salvato in parte il bilancio di questo inizio di stagione, ma il piatto piange. Non se la cava tanto meglio Iker Lecuona, le cui performance sono così deludenti da far arrabbiare Hervé Poncharal. Sull’altro versante, Remy Gardner sta disputando la sua stagione migliore in Moto2, a tal punto da ritrovarsi in testa al mondiale. Il figlio d’arte vede sempre più vicina la classe regina, grazie anche al rapporto diretto che ha con KTM.


Iker Lecuona: la pecorella smarrita di Tech 3


Quale futuro per Petrucci in KTM?

Dopo essere stato appiedato dalla Ducati, Petrucci ha trovato posto in KTM, grazie al lavoro del suo manager Alberto Vergani. Purtroppo, la RC16 non sembra essere la stessa moto che metteva paura agli altri costruttori, e allo stesso tempo, Danilo non si è adattato. La moto austriaca si è rivelata troppo compatta per le dimensioni del ternano, a cui si aggiungono le difficoltà con le gomme Michelin specifica 2021. Non c’è molto tempo per rimediare: il contratto di “Petrux” è di un solo anno, con un’opzione per il rinnovo per il prossimo anno. Tale opzione può essere esercitata solo dalla KTM, e ci deve essere una valida ragione.


Danilo Petrucci, la KTM gli sta un po’ stretta


Questa è una gara emotivamente importante“, ha detto Vergani a Corsedimoto, “sia per il ricordo che per il momento. Dobbiamo confermare le buone prestazioni di Le Mans“. Il manager ha parlato anche del possibile avvicendamento con Gardner. “Ho sentito di Gardner, vediamo… Lunedì scade l’opzione di Danilo a favore loro. Noi siamo positivi, però pronti a tutti. Non abbiamo un piano B; l’idea è restare in KTM. Siamo in un percorso di crescita, per cui i primi frutti si sono visti. Cambiare moto non è facile, ci vuole un po’ più di tempo“. Per dovere di cronaca, dobbiamo dire che già qualche settimana fa, Wayne Gardner andava in giro a dire che suo figlio Remy aveva già il contratto per la MotoGP, salvo poi essere seccamente smentito da Pit Beirer. Ma a quanto pare, dietro alle esternazioni dell’iridato 500 del 1987 c’è un fondo di verità. Tieni duro, Danilo!

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione