― Advertisement ―

spot_img

Rebelle Rally 2021: la livrea “al femminile” di Mitsubishi

Mitsubishi si prepara a gareggiare al Rebelle Rally 2021 e lo farà con una vettura dalla carrozzeria celebrativa. L'Outlander della casa automobilistica giapponese, infatti,...
HomeSport InvernaliGiochi invernali 2026: nodo ovale di pattinaggio

Giochi invernali 2026: nodo ovale di pattinaggio

Milano e Cortina si sono aggiudicate i Giochi invernali 2026 grazie ad una proficua collaborazione che ha portato alla stesura di una relazione di candidatura molto dettagliata. Il documento indica nei minimi dettagli anche i luoghi dedicati all’evento e le discipline sportive che vi verranno ospitate: rispettivamente 6 siti e 14 aree per le gare. Nonostante ciò, in questi giorni è emerso un nodo riguardante il pattinaggio che rischia di creare un pizzico di maretta fra le due sedi ospitanti.

Milano e Trento infatti si stanno interrogando sul luogo che dovrà ospitare le sfide di pattinaggio su pista, e non si esclude che possano contendersi il progetto per la realizzazione di un nuovo ovale. Al momento risulta che la sede prescelta sia quella di Baselga di Piné (provincia di Trento). Il capoluogo lombardo però avrebbe un’idea differente e vorrebbe innalzare una struttura specifica presso l’Arena civica Gianni Brera. In realtà, tenendo conto di quanto previsto dal dossier di candidatura, l’impianto milanese dovrebbe essere un’area dedicata ai tifosi e al pubblico.

Al momento non si sa se la “questione ovale” per i Giochi invernali 2026 sia stata sollevata da Milano che vorrebbe ritagliarsi un ruolo da protagonista, oppure se il problema riguarderebbe Baselga di Piné. La cittadina trentina potrebbe avere delle difficoltà nell’avviare dei lavori di ristrutturazione del suo centro sportivo, poiché richiederebbero un investimento pubblico di circa 70 milioni di euro.

Giochi invernali 2026: dove si disputeranno le gare di pattinaggio?

Milano, se dovesse decidere di aggiudicarsi le gare di pattinaggio dei Giochi invernali 2026, non avrebbe comunque vita facile. Infatti anche la città lombarda dovrebbe far fronte a delle ingenti spese, e in questa fase non è stato chiarito se gli investimenti sarebbero pubblici o privati. Il nuovo impianto dovrebbe essere dotato soprattutto di un sistema di raffreddamento all’avanguardia per garantire la permanenza del ghiaccio in una zona come quella del capoluogo meneghino che non è certamente di montagna.

Inoltre è da scartare l’ipotesi di realizzare una struttura all’aperto per il pattinaggio. Il regolamento del Comitato olimpico infatti vieta che il pattinaggio su pista si svolga all’aperto, e questo per favorire condizioni ottimali per tutti gli atleti impegnati.

Dunque a Baselga di Piné potrebbe essere complicato avere un ovale al chiuso, ma la questione sarebbe ancor più proibitiva per Milano, visto che l’Arena civica sorge in pieno centro storico.

Malagò a Radio 24: il punto sulla Serie A e le Olimpiadi invernali

La soluzione di compromesso potrebbe essere quella di appoggiarsi durante le Olimpiadi invernali 2026 all’Oval Lingotto di Torino (capienza massima 8.500 spettatori) che, dopo essere stato eretto per i Giochi del 2006, è rimasto completamente inattivo. Il Piemonte però sembra che non abbia alcuna intenzione di prendere parte attivamente all’organizzazione della manifestazione sportiva, e non a caso non ha affiancato Milano e Cortina durante le fasi di presentazione della candidatura ai Giochi invernali 2026.