Lo sloveno, fresco vincitore della Vuelta, resta con i migliori, e sulla salita finale fa il vuoto, precedendo sul traguardo Higuita e Woods
Giro dell’Emilia 2019 altimetria
Primoz Roglic vince il Giro dell’Emilia 2019. Lo sloveno della Jumbo Visma, fresco vincitore della Vuelta a Espana, resta con i migliori, e sulla salita finale stacca Valverde, Fulgsang e Bernal, precedendo sul traguardo Michael Woods e Sergio Higuita, alfieri della Education First
Al primo tentativo parte la fuga giusta, composta da Jacopo Mosca(Trek Segafredo), Davide Ballerini (Astana) e Umberto Orsini (Bardiani CSF). I tre fuggitivi si aggiudicano il traguardo volante di Zola Pedrosa, con Ballerini che passa per primo allo sprint, precedendo Mosca e Orsini
Il gruppo rallenta notevolmente, e al primo GPM di giornata, il Mongardino, Orsini scollina con oltre 10′ di vantaggio sul plotone. E’ la Barhain Merida di Vincenzo Nibali a fare il ritmo nel gruppo principale, ma il margine dei tre aumenta e sfonda il muro degli 11′. Al km 65, a Castiglione dei Pepoli, Ballerini si prende anche il 2° traguardo volante della corsa, e poco dopo anche Orsini concede il bis sul GPM di Brasimone
Al km 100 la Jumbo Visma di Primoz Roglic si porta in testa al gruppo, e il vantaggio dei battistrada torna a scendere sotto i 10′. Il forcing degli olandesi fa si che ai 70 dall’arrivo il margine di Mosca, Ballerini e Orsini sia di 6′. Mentre in testa Orsini perde le ruote di Ballerini e Mosca, nel gruppo Trek, FDJ e Movistar vanno ad aiutare i Jumbo Visma nel recupero della fuga
Quando al traguardo mancano 40 km, Mosca saluta la compagnia e va via da solo, staccando Ballerini e Orsini. Sulla terzultima salita di San Luca dal gruppo evade un gruppetto di 8 corridori, composto da Ulissi, Carthy, Nibali, Roglic, Latour, Valverde, Ciccone e Bernal
Il vantaggio di Mosca si riduce a solo 1′, e alle sue spalle hanno allungato dal gruppo Latour e Ciccone. Poco dopo però i due vanno a riprendere Mosca, che viene riassorbito anche dal gruppo dei migliori, ridotto a meno di 20 unità. Ai 2 giri dalla fine Tolhoek allunga dal gruppo, provando a riprendere Ciccone e Latour
In discesa Velasco va a riprendere Tolhoek, e i due inseguitori viaggiano con 20” di ritardo da Ciccone e Latour. Gruppo dei migliori a 40”. All’inizio della penultima scalata a San Luca, la coppia al comando mantiene 24” sul gruppo principale, che ha intanto riassorbito Tolhoek e Velasco
Sulle rampe più dure della salita i big si riportano su Latour e Ciccone grazie al forcing di Jakob Fulgsang. Roglic scollina per primo, e si mette a dettare il ritmo nel gruppetto dei migliori. In discesa Valverde prova l’allungo, ma gli altri vanno a chiudere sul murciano. Partono poi in contropiede Ulissi, Brambilla e Molard, e questa volta i big si guardano e li lasciano andare
I tre attaccanti guadagnano una ventina di secondi sul gruppo, dove sono rientrati i gregari di Roglic. Ma Higuita e Chaves sfruttano la confusione nel plotone e si riportano sul terzetto di testa. Ai piedi della salita finale il quintetto ha quasi 20” sul gruppo dei migliori, tirato da Kuss, Tolhoek e Gesink
Ulissi rompe gli indugi e stacca gli altri attaccanti, ma alle loro spalle i big si riavvicinano. Nibali si stacca ai 2 dall’arrivo a causa del forcing di Diego Rosa, gregario di Egan Bernal. All’ultimo chilometro gli inseguitori rientrano sui battistrada, e va quindi a formarsi un gruppo di 10 corridori
Sulla curva delle Orfanelle Woods prova ad anticipare tutti, ma Roglic non ci sta, e insieme a Bernal, Valverde e Fulgsang va a chiudere sull’americano. Solo lo sloveno però resiste in testa, e dopo aver staccato Woods va a vincere in solitaria il Giro dell’Emilia 2019, precedendo in cima alla salita di San Luca Sergio Higuita e Michael Woods