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Giro d’Italia 2019, inizia a delinearsi la starting list

Percorso del Giro d'Italia 2019
Percorso del Giro d’Italia 2019

Arrivano nuove conferme sui corridori che hanno deciso di puntare forte sul Giro d’Italia 2019, e sono tutte ottime notizie per il prestigio della Corsa Rosa. Dopo l’olandese Tom Dumoulin, vincitore dell’edizione 2017, che in un video-messaggio aveva annunciato di avere come principale obiettivo per l’anno prossimo la corsa a tappe tricolore, anche lo sloveno Primoz Roglic fa sapere che sarà al via. Vera rivelazione del Tour de France 2018, corsa in cui si classificò quarto, il corridore del Team Jumbo-Visma proverà a battere la concorrenza di Dumoulin e degli altri capitani che si sfideranno sulle strade italiane.

Il primo ad aver lanciato il guanto di sfida era stato Vincenzo Nibali, che proprio come Dumolin ha deciso di correre nel 2019 sia il Giro che il Tour, ponendo però come obiettivo numero uno la Corsa Rosa. Per l’Italia occhi puntati anche su Fabio Aru, in cerca di riscatto dopo alcune stagioni tra luci e ombre. Molto atteso anche il britannico Simon Yates, che l’anno scorso dominò le prime due settimane di gara, salvo poi saltare nella penultima tappa di montagna, quella che prevedeva la salita del Colle delle Finestre.

Saranno presenti al via anche gli spagnoli Mikel Landa, già terzo nell’edizione del 2015, e il campione del mondo Alejandro Valverde, che tornerà a correre il Giro, questa volta in maglia iridata, dopo l’unica partecipazione nel 2016 (conclusa sul gradino basso del podio). Da non sottovalutare la presenza del russo Ilnur Zakarin, corridore forte sia in salita che sul passo ma che spesso fa i conti con delle cadute che lo hanno messo più volte fuori dai giochi.

Insomma, per l’anno prossimo si prefigura una starting list molto importante, da far invidia a quella del Tour. E l’elenco dei nomi grossi tra i partecipanti potrebbe arricchirsi, prossimamente, di altri pezzi da novanta. La distanza tra le due maggiori corse a tappe si è accorciata negli ultimi anni, anche a causa di percorsi alla Grande Boucle non proprio entusiasmanti. Il 2019 potrebbe già essere l’anno del sorpasso.