Comincia a delinearsi e a prendere forma il Giro d’Italia 2020, la cui 103ª edizione partirà per la prima volta in assoluto nella sua storia dall’Ungheria. In questi giorni è stata svelata la fase iniziale del percorso della competizione, ovvero le tre tappe che vedranno i ciclisti sfrecciare e sfidarsi in terra magiara. Il debutto sarà indubbiamente appannaggio dei cronoman, mentre le altre due frazioni quasi certamente termineranno con degli arrivi allo sprint.
Procedendo con ordine, il debutto del Giro d’Italia 2020 in Ungheria avverrà il 9 maggio, quando si terrà una prova a cronometro individuale di 9,5 chilometri che vedrà gli atleti prendere il via da Piazza degli Eroi, per poi affrontare una parte conclusiva, di circa 1,5 chilometri, in leggera salita con pendenze al 4% che porterà direttamente all’arrivo presso il Distretto del Castello.
Una volta archiviata la prima corsa contro il tempo, il 10 maggio toccherà alla seconda tappa della corsa rosa che avrà come luogo di partenza ancora una volta Piazza degli Eroi, mentre il traguardo sarà posto a Gyor, la città più importante dell’Ungheria nord-occidentale, dopo un percorso di 193 chilometri. I protagonisti della gara dapprima costeggeranno il Danubio, per poi affrontare l’agevole salita di Svabvar, prima del breve strappo di Pannonhalma, posto a 22 chilometri dall’arrivo e luogo famoso per la presenza di una storica abbazia. Arrivati a Gyor, i corridori si fronteggeranno lungo i viali cittadini, con i velocisti che avranno l’opportunità di battagliare per cogliere il successo di giornata.
L’11 maggio spazio alla terza frazione in terra magiara che stavolta scatterà da Szekesfehervar, quindi affronterà il territorio su cui sorge il Lago Balaton, per poi passare nell’hinterland dove tra le località più importanti spiccheranno Veszprem e Heviz. Anche in questa circostanza gli sprinter dovranno farsi trovare pronti, perché è molto probabile che ci sarà la seconda chance per imporsi con un arrivo in volata a Nagykanizsa. Nei giorni successivi si sbarcherà in Italia, partendo dalla Sicilia.
Giro d’Italia 2020, le dichiarazioni di Vegni e Bellino
Alla presentazione delle prime tre tappe ungheresi del Giro d’Italia 2020 sono intervenuti Mauro Vegni (direttore di corsa) e Paolo Bellino (amministratore delegato di RCS Sport). Vegni ha ricordato che per la quattordicesima volta nella sua storia centenaria la corsa rosa si trasferirà all’estero, evidenziando al contempo che questo sarà un esordio assoluto tra le strade ungheresi. Il dirigente toscano ha affermato che gli atleti grazie a questo connubio Italia-Ungheria avranno la possibilità di misurarsi con realtà ancora poco note al grande ciclismo.
Giro d’Italia 2020: ipotesi prologo virtuale.
Inoltre ha spiegato che l’organizzazione della corsa rosa, quando è chiamata a valutare e scegliere il luogo in cui dovrà tenersi il debutto della competizione, cerca sempre di tener conto della «tradizione e passione sportiva del territorio», e in quest’ottica Vegni si è detto certo che saranno tanti i cittadini ungheresi a riversarsi sulle strade per seguire le gesta dei campioni in gara: «rendendo indimenticabili quei giorni».
Entusiasta anche Paolo Bellino, il quale ha detto che sarà speciale veder partire il 103° Giro d’Italia da un Paese ricco di cultura e tradizione storica come l’Ungheria. Inoltre ha sottolineato come ormai la corsa rosa rappresenti uno dei maggiori eventi sportivi internazionali, seguito in gran parte del mondo anche grazie alle piattaforme multimediali. Si prevede, infatti, che saranno almeno 200 i Paesi che trasmetteranno tutti i giorni le tappe, dando così la possibilità al pubblico globale non solo di appassionarsi alle emozionanti sfide tra i ciclisti, ma anche di apprezzare le bellezze del territorio magiaro. Infine ha chiosato che sarà decisamente affascinante e suggestivo «vedere la corsa rosa colorare strade e paesaggi mai percorsi finora».